Mangiare insetti: il futuro della dieta sostenibile

Gli insetti commestibili sono quegli insetti che possono essere consumati dagli esseri umani senza causare danni alla salute o all’ambiente. Secondo la FAO, ci sono circa 1900 specie di insetti commestibili nel mondo, che rappresentano una fonte di proteine, grassi, vitamine e minerali. Alcuni esempi di insetti commestibili sono le cavallette, i grilli, le larve di farfalla, le formiche, le api, i bachi da seta e i tarantolati.

Gli insetti commestibili sono parte integrante della dieta di circa 2 miliardi di persone in diverse regioni del mondo, soprattutto in Africa, Asia e America Latina. In alcuni paesi, gli insetti sono considerati una prelibatezza o una specialità gastronomica, mentre in altri sono consumati per necessità o per tradizione. Alcuni dei paesi dove si mangiano gli insetti sono:

  • Il Messico, dove si possono trovare piatti a base di chapulines (cavallette), escamoles (larve di formica), gusanos de maguey (larve di falena) e jumiles (cimici).
  • La Thailandia, dove si possono assaggiare fritture di grilli, larve di farfalla, scorpioni e tarantole.
  • Il Cambogia, dove si possono gustare tarantole fritte o cotte al vapore, chiamate a-ping.
  • Il Ghana, dove si possono mangiare le larve di palma, chiamate akokono, o le termiti alate, chiamate nsuom.
  • L’Australia, dove si possono provare le larve di cicala o le formiche verdi al limone.
  • La Francia, dove si possono acquistare prodotti a base di insetti come barrette energetiche, biscotti o pasta.

Gli insetti commestibili hanno diversi vantaggi rispetto ad altre fonti di proteine animali, come la carne o il pesce. Infatti, gli insetti richiedono meno spazio, acqua e cibo per crescere, producono meno gas serra e rifiuti e hanno un maggior rendimento proteico. Inoltre, gli insetti possono contribuire alla sicurezza alimentare e alla biodiversità, oltre a offrire opportunità economiche per i piccoli produttori.

Tuttavia, gli insetti commestibili devono affrontare diverse sfide per essere accettati e diffusi a livello globale. Tra queste ci sono la mancanza di normative e standard di qualità, la scarsa conoscenza e informazione da parte dei consumatori, le barriere culturali e psicologiche e la limitata disponibilità e accessibilità dei prodotti. Per promuovere il consumo di insetti commestibili è quindi necessario sensibilizzare l’opinione pubblica sui loro benefici nutrizionali e ambientali, sviluppare tecnologie e pratiche sicure ed efficaci per la produzione e la trasformazione degli insetti e creare mercati e reti di distribuzione adeguati.

Foto: Laura Parenti

Lascia un commento