Il mondo della musica in lutto per la scomparsa di Sinéad O’Connor, la voce di “Nothing Compares 2 U”

La cantante irlandese Sinéad O’Connor è morta all’età di 56 anni, come riportato dal The Irish Times il 26 luglio. La causa della morte non è stata resa nota al momento della pubblicazione. “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinéad”, ha dichiarato la sua famiglia in un comunicato a RTE e alla BBC. “La sua famiglia e i suoi amici sono devastati e hanno chiesto privacy in questo momento molto difficile”.

Sinéad O’Connor era una star in ascesa alla fine degli anni Ottanta, ma è diventata famosa nel 1990 quando la sua versione della canzone di Prince “Nothing Compares 2 U” è diventata una hit numero uno. La cantante era nota per la sua voce potente e intensa, ma anche per le sue controversie e le sue battaglie per varie cause sociali, tra cui i diritti umani, il femminismo e l’abuso sessuale nella Chiesa cattolica.

O’Connor ha rivelato di soffrire di disturbo bipolare nel 2007, in un’intervista con Oprah Winfrey. Negli anni successivi, ha avuto diversi ricoveri e trattamenti per problemi di salute mentale, fino a ricevere una diagnosi di disturbo post-traumatico da stress complesso e disturbo borderline di personalità nel 2021, in un’intervista con il New York Times. O’Connor ha anche sofferto di calcoli biliari e endometriosi, per la quale ha subito un’isterectomia radicale nel 2015, ma la sua salute mentale ne ha risentito.

O’Connor ha raccontato di essere stata vittima di abusi fisici, sessuali e psicologici quando era bambina, e di essere stata mandata in un asilo Magdalene, (un istituto femminile che aveva il compito di accogliere ragazze orfane), a causa dei suoi problemi comportamentali. La cantante ha avuto quattro figli da quattro matrimoni diversi, tutti finiti in divorzio.

Sinéad O’Connor ha pubblicato il suo ultimo album, No Veteran Dies Alone, nel maggio 2021. Si trattava del suo undicesimo disco in studio e il primo dopo cinque anni di pausa. L’album conteneva canzoni ispirate alla sua esperienza spirituale e alla sua conversione all’Islam nel 2018.

La morte di Sinéad O’Connor ha scosso il mondo della musica e dell’intrattenimento, e molti artisti le hanno reso omaggio sui social media. Tra questi, Bryan Adams, Melissa Etheridge, Annie Lennox, Boy George e Bono.

Foto: Bryan Ledgard

L’Intelligenza animale: un’esplorazione delle capacità cognitive del regno animale

Svelando i segreti dell’intelligenza negli animali: una prospettiva scientifica

di Sergio Amodei

L’idea di intelligenza non è più un concetto riservato esclusivamente all’uomo. Il regno animale ci ha mostrato, nel corso degli anni, che molte specie possiedono capacità cognitive sorprendenti, capaci di affascinare e sfidare le nostre concezioni tradizionali sull’intelligenza. In questo articolo, esploreremo alcune delle scoperte scientifiche più rilevanti riguardanti l’intelligenza animale e cercheremo di comprendere fino a che punto gli animali possano davvero possedere intelligenza.

Definizione di Intelligenza

Prima di addentrarci nella questione, è importante stabilire cosa intendiamo per “intelligenza” nel contesto animale. L’intelligenza può essere definita come la capacità di apprendere, risolvere problemi, adattarsi all’ambiente circostante e prendere decisioni consapevoli per migliorare le proprie probabilità di sopravvivenza e successo riproduttivo.

Esempi di Intelligenza Animale

Un esempio notevole di intelligenza animale è quella mostrata dai primati. Studi di scienziati del calibro di Jane Goodall e Dian Fossey hanno rivelato comportamenti complessi in gorilla e scimpanzé, come l’uso di utensili rudimentali per cacciare e ottenere cibo.

I delfini sono un altro esempio di animali con straordinarie capacità cognitive. Essi comunicano tra loro utilizzando sofisticati sistemi di segnali vocali e possono risolvere problemi complessi, dimostrando una notevole capacità di apprendimento.

I corvi, spesso considerati uccelli intelligenti, sono noti per la loro abilità nel risolvere enigmi e sfruttare strumenti per raggiungere il cibo. Studi recenti hanno dimostrato che hanno una memoria sorprendente e possono pianificare azioni future.

La neuroscienza dell’Intelligenza Animale

La neuroscienza sta svolgendo un ruolo essenziale nello svelare i segreti dell’intelligenza animale. Ricerche sul cervello di diverse specie hanno rivelato strutture neurali complesse associate a comportamenti intelligenti. Ad esempio, i cervelli dei cetacei, come i delfini e le balene, mostrano aree altamente sviluppate coinvolte nella comunicazione e nell’elaborazione delle informazioni.

Livelli di Intelligenza Animale

È importante sottolineare che l’intelligenza animale si manifesta in modi diversi a seconda della specie e delle sfide ambientali affrontate. Mentre alcune specie dimostrano elevate capacità di problem-solving e pensiero strategico, altre possono eccellere nell’apprendimento sociale o nell’abilità di adattarsi rapidamente a nuove situazioni.

Limiti della Nostra Comprensione

Nonostante i progressi nella ricerca sull’intelligenza animale, esiste ancora molto che non comprendiamo completamente. La nostra valutazione dell’intelligenza negli animali potrebbe essere influenzata dai nostri pregiudizi umani e dalla nostra limitata comprensione delle diverse prospettive cognitive.

Conclusioni

In conclusione, le prove raccolte finora dimostrano chiaramente che gli animali possono avere intelligenza. Dalle abilità di problem-solving dei primati all’ingegno dei corvi e alle straordinarie capacità comunicative dei delfini, il regno animale ci offre un universo di meraviglia intellettuale.

Il riconoscimento e il rispetto dell’intelligenza animale non solo ci aiutano a preservare e proteggere la diversità biologica del nostro pianeta, ma ci spingono anche a riconsiderare la nostra posizione all’interno del grande panorama della natura. Gli animali non sono solo esseri da sfruttare, ma anche compagni di viaggio intelligenti e affascinanti nel meraviglioso viaggio della vita sulla Terra.

Foto: Kunal

Nitriti e nitrati: cosa sono e perché sono usati nelle industrie alimentari

Se avete mai mangiato un salame, una mortadella o un prosciutto, probabilmente avete ingerito anche dei nitriti e dei nitrati. Queste sostanze, composte da azoto e ossigeno, sono ampiamente utilizzate come additivi alimentari per conservare, colorare e aromatizzare i prodotti a base di carne, ma anche alcuni formaggi. Ma cosa sono esattamente i nitriti e i nitrati, come agiscono nel nostro organismo e quali sono i rischi per la nostra salute?

I nitriti e i nitrati sono molecole naturalmente presenti nel ciclo dell’azoto, che coinvolge il suolo, le piante, gli animali e l’atmosfera. I nitrati sono la forma più stabile e abbondante di azoto, e si trovano soprattutto nelle verdure a foglia verde, come spinaci e lattuga, dove svolgono una funzione nutrizionale. I nitriti, invece, sono la forma ridotta dei nitrati, e si formano per azione di alcuni batteri presenti nel suolo, nell’acqua o nel cavo orale.

I nitriti e i nitrati vengono aggiunti agli alimenti per diversi motivi: mantengono il colore rosso della carne, favoriscono lo sviluppo dell’aroma agendo selettivamente sui microorganismi che determinano la stagionatura dei salumi, svolgono un’azione antimicrobica e antisettica, soprattutto nei confronti del botulino e di listeria. I nitrati vengono usati anche per impedire che alcuni formaggi si gonfino durante la fermentazione.

I nitriti e i nitrati aggiunti agli alimenti sono identificati dalle sigle E249 ed E250 (nitriti di sodio e di potassio) e E251 ed E252 (nitrati di sodio e di potassio), e sono regolamentati dall’Unione Europea, che ne stabilisce i limiti massimi di utilizzo in base alla categoria alimentare. Ad esempio, per i prodotti a base di carne non sottoposti a trattamento termico, come i salumi crudi, il limite è di 150 mg/kg per i nitriti e di 300 mg/kg per i nitrati.

Quando ingeriamo gli alimenti contenenti nitriti e nitrati, questi vengono rapidamente assorbiti dal nostro organismo e in gran parte eliminati come nitrati nelle urine. Una parte dei nitrati assorbiti viene rimessa in circolo dalle ghiandole salivari e convertita in nitriti dai batteri del cavo orale. I nitriti possono avere effetti negativi sulla nostra salute: possono ossidare l’emoglobina trasformandola in metaemoglobina, una molecola che riduce la capacità dei globuli rossi di trasportare l’ossigeno nel corpo; possono reagire con le ammine presenti negli alimenti o nell’organismo formando delle nitrosammine, alcune delle quali sono cancerogene; possono interferire con il metabolismo della tiroide.

Per questi motivi, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito una dose giornaliera accettabile (DGA) per il nitrato di 3,7 mg/kg di peso corporeo e per il nitrito di 0,07 mg/kg di peso corporeo. Queste dosi rappresentano il livello massimo di assunzione giornaliera che non comporta effetti avversi per la salute durante tutta la vita. Tuttavia, secondo l’EFSA, il consumo medio di nitriti e nitrati dagli alimenti non supera le DGA nella maggior parte dei gruppi di popolazione.

Per ridurre l’esposizione ai nitriti e ai nitrati provenienti dagli alimenti, è consigliabile seguire alcune semplici precauzioni: variare la dieta includendo diversi tipi di alimenti, in particolare frutta e verdura fresca; limitare il consumo di prodotti a base di carne conservati con nitriti e nitrati, soprattutto se abbinati ad alimenti ricchi di ammine, come formaggi stagionati, pesce affumicato o birra; conservare gli alimenti in frigorifero e consumarli entro la data di scadenza; evitare di riscaldare gli alimenti contenenti nitriti e nitrati, in quanto il calore favorisce la formazione di nitrosammine.

In conclusione, i nitriti e i nitrati sono sostanze che possono avere sia benefici che rischi per la nostra salute, a seconda della quantità e della modalità di assunzione. Per questo, è importante essere informati sulle loro caratteristiche, sulle loro fonti alimentari e sui loro effetti biologici, e seguire una dieta equilibrata ed equilibrata.

Foto: Connie Perez-Wong

I settori lavorativi destinati a crescere nel prossimo decennio: opportunità e tendenze

Le professioni del futuro che guideranno l’evoluzione dell’economia globale

di Sergio Amodei

Il mondo del lavoro è in costante evoluzione, spinto dall’avanzamento tecnologico, i cambiamenti demografici e le esigenze emergenti della società. Mentre alcune industrie possono affrontare sfide e mutamenti, altre stanno emergendo come motori di crescita economica nel prossimo decennio. Esploriamo i settori lavorativi destinati a prosperare e offrire nuove opportunità di carriera.

1. Tecnologia dell’Informazione e Cybersecurity:

La rivoluzione digitale continua a ridefinire il nostro modo di vivere e lavorare. Con il proliferare delle tecnologie intelligenti e dell’intelligenza artificiale, il settore della tecnologia dell’Informazione (IT) sarà fondamentale per soddisfare le esigenze in continua crescita del mondo digitale. Parallelamente, la cybersecurity sta diventando un campo cruciale, poiché le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate, richiedendo esperti altamente qualificati per proteggere le organizzazioni da attacchi e violazioni.

2. Sostenibilità e Energia Rinnovabile:

Con l’aumento delle preoccupazioni riguardanti il cambiamento climatico, le aziende e i governi stanno adottando misure sempre più sostenibili. Ciò ha creato una crescente richiesta di professionisti specializzati in sostenibilità, energia rinnovabile e soluzioni eco-friendly. Settori come l’energia solare, l’eolico e il riciclaggio offrono ampie opportunità di lavoro per chi desidera contribuire a un futuro più verde.

3. Salute e Benessere:

L’invecchiamento della popolazione e il crescente interesse verso la salute e il benessere hanno alimentato la domanda di professionisti sanitari qualificati. Le opportunità di lavoro nei settori della sanità, della medicina preventiva, dell’assistenza domiciliare e dei servizi di salute mentale vedranno una crescita costante nel prossimo decennio.

4. Settore Farmaceutico e Biotecnologie:

La ricerca e lo sviluppo di farmaci, vaccini e terapie innovative stanno vivendo una fase di rapida espansione. La lotta contro le malattie e la ricerca di cure per patologie croniche spingeranno la crescita nel settore farmaceutico e delle biotecnologie, aprendo nuove opportunità per scienziati, ricercatori e professionisti del settore.

5. Economia Verde e Finanza Sostenibile:

L’attenzione crescente sulla sostenibilità ha generato una domanda crescente per professionisti finanziari che integrino criteri ESG (Environmental, Social, and Governance) nelle loro strategie di investimento. Le istituzioni finanziarie, comprese banche e fondi d’investimento, cercano esperti in finanza sostenibile per soddisfare le richieste dei consumatori e le nuove regolamentazioni in materia di investimenti etici.

6. Industria del Divertimento e Streaming:

Con l’aumento della connettività globale, l’industria dell’intrattenimento sta vivendo una trasformazione significativa. I servizi di streaming video, le piattaforme di gaming e la produzione di contenuti digitali stanno aprendo nuove prospettive di lavoro per creativi, sviluppatori e professionisti nel campo dell’animazione e della grafica.

7. Intelligenza Artificiale e Automazione:

L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) in diverse industrie promette di migliorare l’efficienza operativa e offrire nuovi servizi e prodotti. Sebbene ciò possa comportare una riduzione di alcuni lavori tradizionali, l’AI crea anche nuove opportunità per esperti nel campo dell’automazione, della programmazione e dell’etica dell’AI.

In conclusione, il prossimo decennio offrirà un panorama lavorativo diversificato e sfidante. La capacità di adattarsi al cambiamento, acquisire nuove competenze e rimanere all’avanguardia delle tendenze sarà essenziale per coloro che desiderano sfruttare appieno le opportunità emergenti nei settori in crescita. L’investimento nella formazione e nella specializzazione consentirà ai professionisti di prosperare in un’economia in continua evoluzione.

Foto: Nappy

I segreti di un curriculum vitae efficace: la strada per il successo professionale

Introduzione

Un curriculum vitae ben strutturato e accattivante è la chiave per aprire le porte del successo professionale. Con il mercato del lavoro sempre più competitivo, è fondamentale distinguersi dalla folla e attirare l’attenzione dei selezionatori. In questo articolo, esploreremo i segreti per creare un curriculum vitae efficace che catturi l’interesse dei datori di lavoro e aumenti le tue possibilità di essere chiamato per un colloquio.

1. Chiarezza ed Eleganza

Un curriculum vitae è il tuo biglietto da visita nel mondo professionale, quindi è essenziale presentarsi in modo chiaro ed elegante. Utilizza un layout ben strutturato, un formato facile da leggere e una fonte professionale. Mantieni il documento ordinato e limita la lunghezza a una o due pagine, evidenziando le informazioni più rilevanti e recenti.

2. Adatta il CV alla Posizione Richiesta

Un errore comune è inviare lo stesso curriculum per diverse posizioni lavorative. Personalizza il tuo CV in base alle specifiche del lavoro a cui ti candidi. Metti in evidenza le competenze e le esperienze pertinenti, evidenziando come il tuo background possa essere un valore aggiunto per l’azienda.

3. Dichiarazione di Obiettivi o Profilo Professionale

Includere una breve dichiarazione di obiettivi o un profilo professionale all’inizio del curriculum può essere utile per catturare l’attenzione dei selezionatori. Descrivi chi sei come professionista e quali sono i tuoi obiettivi di carriera in modo conciso ma accattivante.

4. Evidenzia i Risultati e i Successi

Evita di limitarti a elencare solo responsabilità e doveri passati. Fornisci risultati tangibili e successi ottenuti nelle tue precedenti esperienze lavorative. Utilizza numeri, percentuali o statistiche per dimostrare il tuo impatto e la tua capacità di raggiungere gli obiettivi.

5. Competenze Trasversali e Soft Skills

Oltre alle competenze tecniche, sottolinea anche le competenze trasversali e le soft skills, come capacità di problem-solving, leadership, comunicazione efficace, e adattabilità. Queste qualità sono sempre più apprezzate dalle aziende che cercano candidati in grado di adattarsi a un ambiente di lavoro in continua evoluzione.

6. Esperienze e Formazione Relevanti

Ordina le tue esperienze lavorative in ordine cronologico inverso, con le esperienze più recenti elencate per prime. Fai lo stesso con la formazione e la formazione professionale. Assicurati di includere solo informazioni pertinenti alla posizione a cui ti stai candidando.

7. Errori e Revisioni

La revisione è fondamentale per un CV efficace. Errori di battitura e grammatica possono trasmettere un’immagine di poca attenzione ai dettagli. Fai leggere il tuo curriculum a una persona fidata per ottenere un feedback oggettivo e correggere eventuali errori.

8. Utilizza Parole Chiave Rilevanti

Molte aziende utilizzano sistemi di tracciamento delle candidature (ATS) per filtrare i curriculum ricevuti. Utilizza parole chiave pertinenti alla posizione desiderata per aumentare le tue possibilità di passare attraverso questo filtro.

Conclusioni

Creare un curriculum vitae efficace richiede tempo e impegno, ma può fare la differenza nel tuo percorso professionale. Prenditi il tempo necessario per adattare il CV a ogni candidatura, evidenziando le tue competenze, esperienze e risultati in modo chiaro ed elegante. Ricorda sempre di presentare te stesso in modo autentico e professionale, e il successo sarà a portata di mano.

Ricorda che il tuo CV è un’opportunità per presentarti come il candidato ideale per il lavoro che desideri. Segui questi segreti e aprirai la strada verso il successo professionale.

Foto: Sora Shimazaki