Vuoi lavorare per la Mattel? L’azienda cerca giocatori di Uno per testare la nuova versione del gioco

Se siete appassionati di giochi di carte, forse avete già sentito parlare della nuova opportunità offerta dalla Mattel, l’azienda che produce il famoso gioco UNO. Si tratta di un lavoro da sogno per chi ama sfidare gli amici e i parenti con le carte colorate e le regole semplici ma divertenti di UNO. La Mattel infatti sta cercando dei giocatori professionisti di UNO, che possano promuovere il nuovo gioco UNO Quatro, una variante del classico UNO che si ispira al Forza Quattro. In cosa consiste il lavoro e quanto si guadagna? Ve lo spieghiamo in questo articolo.

Cos’è UNO Quatro?

UNO Quatro è il nuovo gioco lanciato dalla Mattel, che combina le carte di UNO con il meccanismo del Forza Quattro. Si tratta di un gioco da tavolo in cui i giocatori devono far cadere le loro carte in una griglia verticale, cercando di allineare quattro carte dello stesso colore o dello stesso numero. Il gioco include anche delle carte speciali, come il +4, il cambio colore, lo scambio e il blocco, che possono cambiare il corso della partita e rendere il gioco più dinamico e imprevedibile. UNO Quatro è adatto a tutta la famiglia e può essere giocato da due a quattro persone.

Come diventare un giocatore professionista di UNO?

Per diventare un giocatore professionista di UNO, bisogna candidarsi all’annuncio pubblicato dalla Mattel sul suo sito ufficiale. L’azienda sta cercando persone appassionate di UNO, che abbiano una buona conoscenza delle regole del gioco e che siano in grado di coinvolgere gli altri nel divertimento. Il lavoro consiste nel contribuire alla creazione e alla realizzazione di contenuti social per il gioco, partecipare a dirette streaming con i creatori del marchio, insegnare il gioco a sconosciuti e giocare con loro. Il candidato ideale deve essere anche a suo agio con interviste e apparizioni pubbliche.

Quanto si guadagna?

Il lavoro da giocatore professionista di UNO è un’opportunità temporanea, che dura quattro settimane tra settembre e ottobre 2023. Il lavoro si svolge a New York, per quattro giorni alla settimana e per quattro ore al giorno, dalle 14 alle 18. Lo stipendio è di 4.444 dollari a settimana, un numero non casuale che richiama la carta +4 di UNO. Si tratta quindi di una paga molto allettante, che equivale a circa 3.800 euro a settimana.

Come candidarsi?

Per candidarsi al lavoro da giocatore professionista di UNO, bisogna compilare un modulo online sul sito della Mattel, allegando il proprio curriculum vitae e una lettera di motivazione. Il modulo richiede anche di rispondere a delle domande sul proprio rapporto con il gioco UNO, come ad esempio: qual è la tua carta preferita? Qual è la tua strategia vincente? Come reagisci quando ti lanciano un +4? Le candidature sono aperte fino al 31 agosto 2023.

Perché candidarsi?

Candidarsi al lavoro da giocatore professionista di UNO può essere una buona idea per chi ama i giochi di carte e vuole vivere un’esperienza unica e divertente. Si tratta di un’occasione per mettere alla prova le proprie abilità, conoscere nuove persone, entrare in contatto con i creatori del gioco e guadagnare bene. Inoltre, si può approfittare del soggiorno a New York per visitare la città e le sue attrazioni.

Se siete interessati a questo lavoro da sogno, non perdete tempo e candidatevi subito. Potreste essere voi i prossimi giocatori professionisti di UNO!

Sam Altman, creatore di chat GPT, ha lanciato la sua cryptovaluta “Worldcoin”

Sam Altman, noto imprenditore e investitore nel campo dell’intelligenza artificiale, ha annunciato il lancio di una nuova cryptovaluta chiamata “Worldcoin”. Si tratta di un progetto ambizioso che mira a distribuire gratuitamente una parte della moneta digitale a tutti gli abitanti del pianeta, in cambio di una scansione dell’iride.

Altman, che è stato presidente di Y Combinator, una delle più famose incubatrici di startup del mondo, e che ha fondato OpenAI, una società di ricerca sull’IA che ha sviluppato il modello di generazione di testo GPT-3, ha dichiarato di voler creare una “moneta globale” che possa essere accessibile a tutti e che possa incentivare la cooperazione e l’innovazione.

Per farlo, ha creato una rete di sfere metalliche chiamate “oracoli”, che sono in grado di scansionare l’iride delle persone e di assegnare loro un indirizzo crittografico univoco. In questo modo, si evita il rischio di doppie spese o di frodi, e si garantisce l’anonimato e la sicurezza dei partecipanti. Chi si sottopone alla scansione riceve gratuitamente una frazione di Worldcoin, che può poi usare per scambiare beni e servizi o per investire in progetti innovativi.

Secondo Altman, Worldcoin ha il potenziale di diventare una “moneta universale” che possa favorire l’inclusione finanziaria, la crescita economica e la giustizia sociale. Il progetto ha già raccolto oltre 25 milioni di dollari da investitori come Andreessen Horowitz, Coinbase e LinkedIn, e ha iniziato a distribuire le prime monete in alcuni paesi come Kenya, Nigeria e India.

Tuttavia, Worldcoin non è privo di critiche e controversie. Alcuni esperti hanno sollevato dubbi sulla sicurezza e sulla privacy dei dati biometrici raccolti dagli oracoli, e sulla possibilità che possano essere usati per scopi malevoli o per discriminazioni. Altri hanno messo in discussione la sostenibilità e l’efficacia del modello economico di Worldcoin, che si basa su un meccanismo di inflazione programmata e su una governance decentralizzata. Infine, alcuni hanno accusato Altman di voler creare una sorta di “culto” o di “religione” attorno alla sua cryptovaluta, sfruttando il suo carisma e la sua influenza nel mondo dell’IA.

Altman ha respinto le critiche e ha affermato di avere buone intenzioni e di voler creare un bene comune per l’umanità. Ha anche invitato chiunque sia interessato a partecipare al progetto, sia come utente che come collaboratore. Worldcoin è ancora in fase sperimentale, ma promette di essere una delle cryptovalute più rivoluzionarie e ambiziose del momento.

Cos’è HACCP e perché è importante per la sicurezza alimentare

HACCP è l’acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points, ovvero analisi dei rischi e dei punti critici di controllo. Si tratta di un sistema preventivo che mira a garantire la sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti lungo tutta la filiera produttiva, dalla materia prima al consumo finale.

Il sistema HACCP si basa su sette principi fondamentali:

  1. Identificare i pericoli potenziali che possono compromettere la sicurezza degli alimenti in ogni fase del processo produttivo.
  2. Individuare i punti critici di controllo (PCC), ovvero le fasi in cui è possibile intervenire per prevenire, eliminare o ridurre i pericoli identificati.
  3. Stabilire i limiti critici per ogni PCC, ovvero i valori minimi e massimi di parametri fisici, chimici o biologici che devono essere rispettati per garantire la sicurezza degli alimenti.
  4. Definire le procedure di monitoraggio per verificare il rispetto dei limiti critici in ogni PCC.
  5. Definire le azioni correttive da attuare in caso di superamento dei limiti critici o di deviazioni dal piano HACCP.
  6. Definire le procedure di verifica periodica per valutare l’efficacia e l’adeguatezza del sistema HACCP.
  7. Documentare e registrare tutte le attività svolte nell’ambito del sistema HACCP, comprese le analisi dei rischi, i piani di controllo, i risultati dei monitoraggi, le azioni correttive e le verifiche.

Il sistema HACCP è obbligatorio per tutti gli operatori del settore alimentare, sia pubblici che privati, che devono applicarlo in conformità alla normativa vigente e alle linee guida specifiche per ogni tipologia di prodotto o attività.

L’adozione del sistema HACCP comporta numerosi vantaggi, tra cui:

  • La riduzione dei rischi di contaminazione degli alimenti da parte di agenti fisici, chimici o biologici nocivi per la salute dei consumatori.
  • La maggiore efficienza e qualità dei processi produttivi, grazie alla prevenzione dei difetti e delle perdite di prodotto.
  • La maggiore competitività sul mercato, grazie al miglioramento dell’immagine e della reputazione dell’operatore del settore alimentare.
  • La facilitazione delle relazioni commerciali con altri operatori del settore alimentare, sia nazionali che internazionali, grazie alla tracciabilità e alla rintracciabilità degli alimenti.
  • La conformità alla normativa nazionale ed europea in materia di sicurezza alimentare e alla legislazione dei paesi terzi in caso di esportazione.

In conclusione, il sistema HACCP è uno strumento indispensabile per garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori, oltre che un fattore di sviluppo economico e sociale per gli operatori del settore alimentare.

Foto: Mikhail Nilov