Come fa Google Maps a rilevare il traffico in tempo reale?

di Sergio Amodei

Se vi siete mai chiesti come fa Google Maps a mostrare il traffico in tempo reale sulle strade, la risposta è semplice: grazie ai dati anonimi dei milioni di utenti che usano l’applicazione. In questo articolo vi spiegheremo come funziona questo sistema e quali sono i vantaggi per i guidatori e per le città.

Google Maps è una delle applicazioni più usate al mondo per la navigazione e la pianificazione dei viaggi. Oltre a fornire indicazioni stradali, mappe dettagliate e informazioni sui luoghi di interesse, Google Maps offre anche un servizio molto utile: la visualizzazione del traffico in tempo reale.

Questa funzione permette di vedere, attraverso una scala di colori, il livello di congestione sulle strade, sia principali che secondarie. In questo modo, gli utenti possono scegliere il percorso più veloce e meno trafficato, evitando code e ritardi.

Ma come fa Google Maps a sapere quanto traffico c’è su una determinata strada? La risposta sta nei dati anonimi che l’applicazione raccoglie dai dispositivi degli utenti che la usano. Ogni volta che qualcuno apre Google Maps sul proprio smartphone o tablet, invia automaticamente a Google informazioni sulla sua posizione, la sua velocità e la sua direzione. Questi dati sono aggregati e analizzati da algoritmi che calcolano il flusso del traffico in base al numero di dispositivi presenti su una strada e alla loro velocità media.

Google assicura che questi dati sono completamente anonimi e non permettono di identificare gli utenti individuali. Inoltre, gli utenti possono disattivare la condivisione della loro posizione nelle impostazioni dell’applicazione, se lo desiderano.

I vantaggi di questo sistema sono evidenti: gli utenti possono scegliere il percorso più conveniente in base al traffico, risparmiando tempo e carburante. Inoltre, Google Maps fornisce anche informazioni su eventuali incidenti, lavori in corso o deviazioni, grazie alla collaborazione con le autorità locali e con i report degli stessi utenti.

Ma non solo: i dati sul traffico raccolti da Google Maps possono anche essere utilizzati per migliorare la mobilità e la gestione del traffico nelle città. Infatti, Google mette a disposizione dei governi e delle organizzazioni pubbliche e private uno strumento chiamato Google Maps Platform, che permette di accedere ai dati storici e in tempo reale sul traffico e su altri aspetti della mobilità urbana.

Questo strumento può aiutare a pianificare interventi infrastrutturali, a ottimizzare i servizi di trasporto pubblico, a monitorare l’inquinamento atmosferico e acustico, a promuovere la mobilità sostenibile e a prevenire situazioni di emergenza.

Insomma, Google Maps non è solo una semplice applicazione di navigazione, ma un potente strumento di analisi e di supporto alle decisioni per migliorare la qualità della vita nelle città.

Foto: Luna Luna

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