Aperti i casting per il nuovo film di Michele Placido, ecco come partecipare

Il regista Michele Placido è al lavoro sul suo nuovo film, “Eterno visionario“. Il film, prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema, in co-produzione con la società belga GapBuster, è un biopic su Luigi Pirandello, il premio Nobel per la letteratura italiano.

Le riprese del film si svolgeranno in Sicilia, in particolare ad Agrigento, Roma e Palermo. Il film sarà ambientato tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, e racconterà la vita e la carriera di Pirandello, dalla sua infanzia in Sicilia al suo successo internazionale.

Il ruolo di Pirandello sarà interpretato da un attore siciliano, ancora da annunciare.

Casting per comparse

In vista delle riprese, sono in corso i casting per comparse. Si cercano uomini e donne di età compresa tra i 30 ed i 70 anni che non abbiano caratteristiche estetiche troppo moderne. Le selezioni si svolgeranno ad Agrigento, presso il foyer del Teatro Luigi Pirandello, dal 2 al 4 ottobre 2023 dalle ore 09:30 alle 17.30, per partecipare basta presentarsi nella sede del teatro in una delle date indicate e nelle fasce orarie di riferimento.

Per maggiori informazioni si può scrivere all’indirizzo email: casting.eternovisionario@gmail.com o chiamare al numero 3209197925

Un film atteso

“Eterno visionario” è un film atteso da molti, sia per la storia di Pirandello, sia per la regia di Michele Placido. Il regista, che ha già diretto film di successo come “Romanzo criminale” e “Il Grande Torino”, è un grande appassionato di Pirandello e ha dichiarato di voler realizzare un film che sia “un omaggio alla genialità di uno dei più grandi scrittori italiani”.

Il film è previsto nelle sale cinematografiche italiane nel 2024.

Intelligenza artificiale anche su WhatsApp: le novità in arrivo

di Sergio Amodei

WhatsApp, il popolare servizio di messaggistica di Meta, sta per introdurre alcune novità legate all’intelligenza artificiale (IA). Si tratta di funzioni che sfruttano la cosiddetta IA generativa, ovvero la capacità di creare contenuti originali a partire da parole chiave o immagini inserite dagli utenti. Vediamo quali sono le nuove funzioni e come potranno cambiare il modo di comunicare su WhatsApp.

Adesivi IA: creare sticker personalizzati con l’IA
La prima novità riguarda gli adesivi, ovvero le immagini animate che si possono inviare nelle chat. Con la funzione Adesivi IA, gli utenti potranno generare sticker personalizzati semplicemente digitando le parole chiave che descrivono lo sticker desiderato. Per esempio, se si scrive “gatto felice”, l’IA creerà uno sticker con un gatto sorridente. La funzione sarà accessibile dal pannello degli adesivi, con un’apposita icona.

Chat IA: conversare con personaggi virtuali creati dall’IA
La seconda novità riguarda le chat, ovvero le conversazioni testuali che si possono avere con altri utenti. Con la funzione Chat IA, gli utenti potranno conversare con personaggi virtuali creati dall’IA, che avranno una personalità e un’area di interesse specifica. Per esempio, si potrà chiedere informazioni su un argomento, ricevere consigli o semplicemente fare due chiacchiere. I personaggi virtuali saranno disponibili in una sezione dedicata dell’app.

Generazione di immagini fotorealistiche: creare immagini realistiche con l’IA
La terza novità riguarda le immagini, ovvero le foto o i disegni che si possono inviare nelle chat. Con la funzione Generazione di immagini fotorealistiche, gli utenti potranno creare immagini realistiche a partire da un prompt testuale o da un’immagine esistente. Per esempio, se si scrive “un paesaggio innevato”, l’IA genererà un’immagine di un paesaggio innevato. Se invece si carica un’immagine di una persona, l’IA potrà modificarne l’aspetto o lo sfondo.

Quando arriveranno le novità?
Le nuove funzioni legate all’intelligenza artificiale sono già in fase di test per un gruppo ristretto di utenti. Meta ha annunciato che procederà a un rilascio graduale al pubblico nelle prossime settimane. Al momento, le funzioni saranno disponibili solo in lingua inglese, ma si prevede che verranno aggiunte altre lingue in futuro.

Quali sono i vantaggi e i rischi dell’intelligenza artificiale su WhatsApp?
L’introduzione dell’intelligenza artificiale su WhatsApp ha lo scopo di rendere il servizio di messaggistica più creativo e produttivo per gli utenti. Le nuove funzioni potranno infatti offrire maggiori possibilità di espressione, divertimento e apprendimento. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrà anche aiutare a filtrare i messaggi e i contenuti indesiderati e a proteggere gli account degli utenti.

Tuttavia, l’intelligenza artificiale presenta anche dei rischi e delle sfide. Innanzitutto, c’è il problema della qualità e dell’affidabilità dei contenuti generati dall’IA, che potrebbero essere errati, inappropriati o fuorvianti. Inoltre, c’è il rischio che l’IA possa violare la privacy e i diritti degli utenti, ad esempio usando i loro dati senza il loro consenso o creando immagini false o compromettenti. Infine, c’è il pericolo che l’IA possa sostituire o influenzare negativamente le relazioni umane, riducendo l’autenticità e l’empatia delle comunicazioni.

Foto: Anton

Cos’è il nichilismo

di Sergio Amodei

Il nichilismo è un concetto filosofico che ha affascinato e preoccupato pensatori, scrittori e filosofi per secoli. Questa corrente di pensiero, che afferma che la vita sia priva di significato intrinseco, ha suscitato dibattiti e riflessioni su questioni fondamentali riguardanti l’esistenza umana, la moralità e la ricerca del senso nella vita. Origini del Nichilismo

Il termine “nichilismo” deriva dal latino “nihil,” che significa “nulla” o “niente.” Questa idea filosofica è emersa nel XIX secolo, in particolare con il pensiero di filosofi come Friedrich Nietzsche e Arthur Schopenhauer. Nietzsche è spesso considerato uno dei principali teorici del nichilismo, anche se lui stesso lo ha criticato aspramente. Secondo Nietzsche, il nichilismo rappresenta il rifiuto del valore, della verità e della moralità tradizionali, portando alla conclusione che la vita non ha alcun significato intrinseco.

Il Nichilismo Nella Filosofia di Nietzsche

Friedrich Nietzsche è noto per la sua critica radicale della morale tradizionale e della religione. Nel suo lavoro “Così parlò Zarathustra,” Nietzsche proclamò la famosa affermazione: “Dio è morto.” Questa frase rappresenta la sua convinzione che la religione abbia perso la sua influenza sulla società moderna e che l’assenza di Dio abbia aperto la strada al nichilismo. Secondo Nietzsche, senza un punto di riferimento divino, gli esseri umani sono condannati a confrontarsi con l’assurdità e l’insignificanza della vita.

Nietzsche non abbracciò completamente il nichilismo come una filosofia positiva. Al contrario, cercò di superare il nichilismo attraverso la creazione di nuovi valori e prospettive. Ha sviluppato il concetto di “superuomo,” un individuo in grado di creare i propri valori e di dare significato alla propria vita senza dipendere da norme o credenze tradizionali. Per Nietzsche, la chiave per superare il nichilismo era abbracciare la propria individualità e creatività.

Varianti del Nichilismo

Il nichilismo può assumere diverse forme e manifestarsi in vari contesti. Alcune delle principali varianti del nichilismo includono:

  1. Nichilismo Metafisico: Questa forma di nichilismo sostiene che non esista alcuna realtà oggettiva o verità assoluta. In altre parole, tutto ciò che conosciamo è soggettivo e privo di significato intrinseco.
  2. Nichilismo Etico: Questo tipo di nichilismo riguarda la moralità. Sostiene che non ci siano valori o principi morali oggettivi e che ogni valutazione etica sia relativa e priva di fondamento.
  3. Nichilismo Epistemologico: Questa variante sostiene che la conoscenza umana sia intrinsecamente limitata e che non sia possibile raggiungere una conoscenza assoluta o certa su qualsiasi argomento.
  4. Nichilismo Esistenziale: Questo approccio mette in discussione il senso stesso dell’esistenza umana. Sostiene che la vita non abbia uno scopo intrinseco e che ognuno debba trovare il proprio significato.

Le Implicazioni del Nichilismo

Il nichilismo solleva domande profonde sulla natura dell’esistenza e sulla ricerca di significato nella vita. Quando si abbraccia il nichilismo, si può sperimentare una sensazione di smarrimento e disorientamento. Senza un sistema di valori o un senso predefinito, la vita può sembrare vuota e senza scopo.

Tuttavia, molte persone vedono il nichilismo come una sfida e un’opportunità per esplorare la propria individualità e creatività. In un mondo privo di significato intrinseco, si apre la possibilità di creare il proprio significato e i propri valori. Questo può portare a una maggiore libertà individuale, ma richiede anche una profonda riflessione e autenticità.

Le Critiche al Nichilismo

Il nichilismo non è una filosofia senza critici. Molti sostengono che il nichilismo sia troppo pessimista e che non tenga conto dell’esperienza umana di significato e valore. Alcuni filosofi e teologi credono che esista un fondamento oggettivo per la moralità e la verità, anche senza una base religiosa.

Inoltre, il nichilismo può portare a una visione cinica del mondo, in cui ogni azione è vista come priva di significato e ogni valore è relativizzato. Questo può avere effetti negativi sulla motivazione e sull’impegno nella vita quotidiana.

Conclusioni

Il nichilismo è una corrente di pensiero filosofica profonda e complessa che solleva domande fondamentali sulla natura dell’esistenza umana e del significato, mentre alcune persone possono trovare il nichilismo deprimente o spaventoso, altri lo vedono come un’opportunità per abbracciare la propria individualità e cercare il significato nella creazione di nuovi valori.

Foto: Samantha Garrote

Cosa significa “revenge bedtime procrastination” e perché è una cattiva abitudine che dovresti evitare?

di Sergio Amodei

Ti è mai capitato di rimanere sveglio fino a tardi, anche se sai di doverti alzare presto il giorno dopo, solo per goderti un po’ di tempo libero? Se la risposta è sì, probabilmente sei una persona che mette in pratica il “revenge bedtime procrastinator“, ovvero sei una persona che rinuncia al sonno per recuperare il tempo perso durante il giorno.

Il termine “revenge bedtime procrastination” è stato coniato da alcuni ricercatori cinesi nel 2014, per descrivere un fenomeno diffuso tra i giovani lavoratori che, oppressi da ritmi stressanti e obblighi sociali, si ritagliano uno spazio personale solo a notte fonda, dedicandosi a attività piacevoli come guardare serie tv, navigare sui social media o leggere libri.

Tuttavia, questa abitudine ha delle conseguenze negative sulla salute fisica e mentale. Privarsi del sonno, infatti, può causare problemi come insonnia, stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità, aumento del rischio di malattie cardiovascolari e diabete. Inoltre, il sonno è fondamentale per la memoria, l’apprendimento e la regolazione delle emozioni.

Come si può combattere il “revenge bedtime procrastination“? Innanzitutto, bisogna capire quali sono le cause che ci spingono a posticipare il momento di andare a dormire. Spesso, si tratta di una forma di ribellione inconscia verso una vita insoddisfacente o monotona, in cui non ci sentiamo padroni del nostro tempo. Per questo, è importante cercare di migliorare il nostro equilibrio tra lavoro e vita privata, impostando dei limiti chiari e rispettando i nostri bisogni.

In secondo luogo, bisogna creare una routine serale che ci aiuti a rilassarci e a prepararci al riposo. Alcune buone pratiche sono: spegnere i dispositivi elettronici almeno un’ora prima di andare a letto, evitare caffeina e alcol nelle ore serali, fare esercizio fisico regolare ma non troppo vicino all’ora di dormire, ascoltare musica rilassante o meditare.

Infine, bisogna ricordarsi che il sonno non è un lusso o uno spreco di tempo, ma una necessità vitale per il nostro benessere. Dormire bene ci permette di affrontare la giornata con più energia, creatività e ottimismo. Quindi, la prossima volta che senti la tentazione di rimanere sveglio per “vendicarti” del tempo perso, pensa a quanto ti farà bene una buona notte di sonno.

Foto: Ron Lach

Realizza i tuoi obiettivi: l’importanza di investire in se stessi

di Sergio Amodei

Investire su se stessi è una delle migliori decisioni che si possano prendere nella vita. Si tratta di dedicare tempo, energia e risorse al proprio sviluppo personale e professionale, con l’obiettivo di migliorare le proprie competenze, conoscenze, abilità e potenzialità.

Perché investire in se stessi? Perché è il modo più efficace per raggiungere i propri sogni, realizzare i propri progetti, aumentare la propria autostima e soddisfazione. Investire in se stessi significa anche avere una visione a lungo termine, essere proattivi e responsabili della propria vita, non lasciarsi condizionare dalle circostanze o dalle opinioni altrui.

Come investire in se stessi? Ci sono molti modi per farlo, a seconda dei propri interessi, obiettivi e bisogni. Alcuni esempi sono:

  • Leggere libri, articoli, blog, riviste che trattano di argomenti che ci appassionano o che vogliamo approfondire.
  • Seguire corsi, webinar, podcast, video, workshop che ci insegnano nuove competenze o ci aggiornano su quelle che già abbiamo.
  • Partecipare a eventi, conferenze, seminari, networking che ci permettono di conoscere persone che condividono le nostre passioni o che possono aiutarci a crescere.
  • Fare coaching, mentoring, consulenza con esperti che ci guidano nel nostro percorso di crescita personale e professionale.
  • Praticare hobby, sport, attività creative che ci fanno stare bene, ci rilassano e ci stimolano.
  • Prendersi cura della propria salute fisica e mentale, seguendo una dieta equilibrata, facendo esercizio fisico, meditando, dormendo bene.
  • Viaggiare, esplorare, scoprire nuove culture, lingue, realtà che ci arricchiscono e ci aprono la mente.

Investire in se stessi richiede impegno, costanza e volontà. Ma i benefici sono enormi e duraturi. Non si tratta di essere egoisti o narcisisti, ma di valorizzare il proprio potenziale e di contribuire al mondo con il proprio talento. Investire in se stessi è il miglior investimento che si possa fare.

Foto: Ketut Subiyanto

Cos’è il “peer to peer lending”?

di Sergio Amodei

Il p2p lending ovvero peer to peer lending è una forma di finanziamento tra privati che si basa sull’uso di piattaforme online che mettono in contatto chi ha bisogno di denaro con chi vuole investire. Si tratta di un’alternativa ai canali tradizionali di credito, come le banche o le società finanziarie, che spesso applicano costi e tassi elevati. Il p2p lending offre vantaggi sia ai prestatori che ai richiedenti, come la velocità, la convenienza, la trasparenza e la possibilità di diversificare il rischio.

Il funzionamento del p2p lending è semplice: il richiedente presenta la sua domanda di prestito sulla piattaforma, indicando l’importo, la durata e la finalità. La piattaforma valuta la sua affidabilità creditizia, assegnandogli un punteggio e un tasso d’interesse. Il prestatore può scegliere a chi prestare il suo denaro, in base al profilo del richiedente e al rendimento atteso. Il prestito viene erogato quando si raggiunge il 100% del finanziamento richiesto, grazie al contributo di più prestatori. La piattaforma si occupa di gestire le rate mensili, trattenendo una commissione per il suo servizio.

Il p2p lending è una realtà consolidata in molti paesi, come il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Cina e l’India. In Italia, il fenomeno è in crescita, grazie anche alla regolamentazione introdotta dalla Banca d’Italia nel 2016, che ha definito il social lending come uno strumento che non costituisce raccolta di risparmio tra il pubblico. Attualmente, esistono diverse piattaforme di p2p lending in Italia, che offrono soluzioni diverse per i vari tipi di prestito: personale, aziendale, immobiliare, ecc.

Il p2p lending è una forma di finanziamento innovativa e vantaggiosa, ma non priva di rischi. Il principale è quello di insolvenza del debitore, che può comportare la perdita totale o parziale del capitale investito. Per ridurre questo rischio, è consigliabile diversificare il proprio portafoglio, prestando piccole somme a più richiedenti con diversi profili di rischio. Inoltre, alcune piattaforme offrono dei fondi di garanzia o delle assicurazioni che coprono in parte o in tutto il credito in caso di mancato pagamento.

Foto: Karolina Grabowska

Anticitera, l’isola greca che vi offre 500 euro al mese per 3 anni se vi trasferite li

Se sognate di cambiare vita e trasferirvi in un’isola paradisiaca, potreste essere interessati a questa incredibile offerta. Anticitera, un’isola greca situata nel Mar Egeo, tra Creta e la terraferma, vi pagherà circa 23 mila euro se deciderete di stabilirvi lì. L’iniziativa è stata lanciata dal presidente dell’isola, Andreas Harhalakis, che ha dichiarato di avere bisogno di famiglie giovani per rendere Anticitera viva e piena di bambini.

Chi accetterà la proposta riceverà circa 500 euro al mese per tre anni, una casa e un pezzo di terra da coltivare. L’offerta è rivolta principalmente ai greci, ma anche gli stranieri possono tentare la loro fortuna. L’isola ha solo 24 residenti, ma un tempo ne aveva molti di più. Molti giovani sono andati via in cerca di opportunità su isole più grandi o sulla terraferma. Anticitera ha un negozio, un ostello e un Airbnb, ma nessuna banca o bancomat. La barca che porta cibo e gas sull’isola non può attraccare in caso di mare mosso, cosa che in inverno succede spesso.

Tuttavia, chi sceglierà di vivere ad Anticitera potrà godere di una natura incontaminata, con spiagge meravigliose, sentieri escursionistici e grotte nascoste da esplorare. L’isola dista 45 minuti di volo da Atene, due ore di traghetto da Creta e quattro dal continente. Non è l’unico posto in Europa che offre incentivi finanziari per ripopolarsi. In Svizzera, ad esempio, esiste un villaggio che offre 50 mila euro a chi si trasferisce.

Se siete interessati a questa opportunità, dovete fare in fretta. Il presidente dell’isola ha detto che ci sono già alcune famiglie che hanno fatto domanda e che stanno aspettando di trasferirsi. Anticitera potrebbe essere la vostra occasione per iniziare una nuova vita all’insegna della tranquillità e della bellezza.

Foto generica “Creata con intelligenza artificiale”

Perchè non piaci agli altri?

di Sergio Amodei

Perché alcune persone semplicemente non ci piacciono? È una domanda che potrebbe aver attraversato la mente di ognuno di noi. Le dinamiche sociali umane sono complesse e variabili, e il fatto che una persona possa non risultare simpatica ad altre non è mai riducibile a una singola causa. Tuttavia, esaminando da vicino le interazioni umane, emergono una serie di ragioni comuni per cui qualcuno potrebbe non riscuotere simpatia.

  1. Differenze personali: Le persone hanno gusti, valori e personalità diversi. Quello che potrebbe piacere a una persona potrebbe non piacere a un’altra semplicemente a causa di differenze di gusti.
  2. Incomprensioni: La mancanza di comunicazione o una comunicazione inefficace può portare a incomprensioni che possono influenzare negativamente il giudizio degli altri su di te.
  3. Comportamento inappropriato: Se una persona ha un comportamento maleducato, offensivo o inappropriato nei confronti degli altri, è probabile che non venga apprezzata.
  4. Arroganza: L’arroganza e la presunzione possono far sì che gli altri si sentano sminuiti o non apprezzati, il che può portare a una mancanza di simpatia.
  5. Negatività costante: Se qualcuno è costantemente negativo o critico, può risultare difficile per gli altri trascorrere del tempo con questa persona.
  6. Mancanza di empatia: La mancanza di empatia o la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri può fare sì che una persona non piaccia agli altri.
  7. Egoismo: Essere egoisti e mettere sempre i propri bisogni e desideri al primo posto può allontanare gli altri.
  8. Intolleranza: L’intolleranza verso le differenze culturali, religiose o di altro tipo può portare a conflitti e a una mancanza di affetto da parte degli altri.
  9. Gossip o parolacce: La divulgazione di pettegolezzi o la partecipazione a chiacchiere negative sulle spalle degli altri può danneggiare la reputazione di una persona.
  10. Invidia o gelosia: L’invidia o la gelosia possono portare a comportamenti negativi che influenzano negativamente le relazioni.
  11. Disonestà: La mancanza di onestà e la tendenza a mentire o a ingannare gli altri possono portare a una perdita di fiducia e a una mancanza di affetto.
  12. Stile di vita incompatibile: Differenze significative nello stile di vita, come abitudini alimentari, interessi o obiettivi, possono influenzare il modo in cui gli altri percepiscono una persona.
  13. Passività e mancanza di iniziativa: Essere passivi o non prendere l’iniziativa può far sì che gli altri trovino una persona poco interessante o poco coinvolgente.
  14. Precedenti conflitti: Litigi passati o conflitti irrisolti possono influenzare negativamente le relazioni future.
  15. Preconcetti e stereotipi: Preconcetti o stereotipi basati su razza, genere, orientamento sessuale o altre caratteristiche possono portare a giudizi negativi ingiustificati.

È importante notare che nessuna persona è universalmente amata o odiata, e le opinioni su di te possono variare da individuo a individuo. Inoltre, è possibile lavorare su alcune di queste aree per migliorare le relazioni con gli altri attraverso la consapevolezza di sé e lo sviluppo personale.

Foto: Andrea Piacquadio

Elon Musk cerca volontari per testare i chip cerebrali

di Sergio Amodei

Elon Musk, imprenditore e fondatore di Tesla e SpaceX, ha annunciato che la sua start-up Neuralink ha avviato la sperimentazione umana di chip cerebrali. Gli impianti, che sono piccoli e flessibili, vengono impiantati nel cervello attraverso un foro di 2 millimetri e sono progettati per migliorare la comunicazione tra il cervello e i computer.

Lo studio, che si chiama “Prime”, coinvolgerà un piccolo gruppo di volontari che hanno almeno 23 anni e non hanno malattie neurologiche o psichiatriche. I volontari saranno sottoposti a una procedura chirurgica per impiantare il chip nel cervello.

Lo studio durerà 18 mesi e si concentrerà su due aree principali:

  • La capacità di controllare i dispositivi esterni con il pensiero
  • La capacità di migliorare la funzione motoria nelle persone con lesioni spinali

I volontari che saranno selezionati riceveranno un compenso di 10.000 dollari per partecipare allo studio.

Musk ha affermato che gli impianti Neuralink hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo. “Questa tecnologia potrebbe consentire alle persone con disabilità di recuperare la mobilità e la capacità di comunicare”, ha detto.

L’annuncio di Musk ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni esperti hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi associati all’impianto di microchip nel cervello, come l’infezione o il malfunzionamento dell’impianto.

I pro e i contro dei chip cerebrali Neuralink

I chip cerebrali Neuralink hanno il potenziale di offrire una serie di benefici, tra cui:

  • Miglioramento della comunicazione tra il cervello e i computer
  • Recupero della mobilità e della capacità di comunicare nelle persone con disabilità
  • Nuove possibilità di trattamento per le malattie neurologiche

Tuttavia, ci sono anche alcuni potenziali rischi associati a questa tecnologia, tra cui:

  • Infezione
  • Malfunzionamento dell’impianto
  • Problemi di privacy

È importante che i potenziali volontari per lo studio Neuralink siano consapevoli di questi rischi prima di prendere una decisione.

Conclusione

Lo studio Neuralink è un passo importante nello sviluppo della tecnologia dei chip cerebrali. I risultati dello studio potrebbero avere un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità e aprire nuove possibilità per il trattamento delle malattie neurologiche.

Akkermansia muciniphila: cos’è?

di Sergio Amodei

Akkermansia muciniphila è un batterio che vive nel nostro intestino e che ha suscitato molto interesse negli ultimi anni per i suoi effetti benefici sulla salute. Si tratta di un microrganismo anaerobio, cioè che non ha bisogno di ossigeno per vivere, e gram-negativo, cioè con una parete cellulare sottile. Appartiene alla famiglia delle Verrucomicrobiae, un gruppo di batteri poco conosciuti ma molto diffusi nell’ambiente.

Akkermansia muciniphila si nutre del muco che riveste le pareti intestinali, contribuendo a mantenerne lo spessore e la funzione protettiva. In questo modo, aiuta a prevenire l’ingresso di sostanze nocive o patogeni nell’organismo e a regolare la risposta immunitaria. Inoltre, produce degli acidi grassi a catena corta (SCFA), dei metaboliti che hanno effetti positivi sul metabolismo, sull’infiammazione e sul cervello.

Numerosi studi hanno dimostrato che Akkermansia muciniphila è inversamente correlato con l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Questo significa che più è presente nel nostro intestino, minore è il rischio di sviluppare queste patologie. Al contrario, quando il batterio è ridotto o assente, si ha una maggiore permeabilità intestinale, una maggiore infiammazione e una maggiore resistenza all’insulina.

Per questo motivo, Akkermansia muciniphila è considerato un potenziale probiotico, cioè un batterio vivente che, se assunto in quantità adeguata, può apportare benefici alla salute dell’ospite. Tuttavia, non tutti i probiotici sono uguali e non tutti hanno lo stesso effetto su tutte le persone. Per questo, è importante scegliere quelli più adatti al nostro caso e seguire le indicazioni del medico o del nutrizionista.

Un aspetto interessante di Akkermansia muciniphila è che sembra mantenere la sua efficacia anche quando è pastorizzato, cioè sottoposto a un trattamento termico che ne uccide i batteri ma ne preserva le proprietà. Questo lo rende più sicuro e più facile da conservare e da utilizzare come ingrediente di integratori alimentari o novel food. Infatti, nel 2019 l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha approvato l’uso di Akkermansia muciniphila pastorizzato come novel food per adulti sani, escludendo le donne in gravidanza e in allattamento.

In conclusione, Akkermansia muciniphila è un batterio che merita attenzione per i suoi potenziali benefici sulla salute intestinale e metabolica. Tuttavia, non bisogna dimenticare che il nostro microbiota è composto da migliaia di specie diverse che interagiscono tra loro e con il nostro organismo in modo complesso e dinamico. Per questo, la salute intestinale dipende da molti fattori, tra cui l’alimentazione, lo stile di vita, lo stress e l’uso di farmaci. Pertanto, prima di assumere qualsiasi probiotico o integratore alimentare, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o nutrizionista di fiducia.

Foto: Andrea Piacquadio