Anticitera, l’isola greca che vi offre 500 euro al mese per 3 anni se vi trasferite li

Se sognate di cambiare vita e trasferirvi in un’isola paradisiaca, potreste essere interessati a questa incredibile offerta. Anticitera, un’isola greca situata nel Mar Egeo, tra Creta e la terraferma, vi pagherà circa 23 mila euro se deciderete di stabilirvi lì. L’iniziativa è stata lanciata dal presidente dell’isola, Andreas Harhalakis, che ha dichiarato di avere bisogno di famiglie giovani per rendere Anticitera viva e piena di bambini.

Chi accetterà la proposta riceverà circa 500 euro al mese per tre anni, una casa e un pezzo di terra da coltivare. L’offerta è rivolta principalmente ai greci, ma anche gli stranieri possono tentare la loro fortuna. L’isola ha solo 24 residenti, ma un tempo ne aveva molti di più. Molti giovani sono andati via in cerca di opportunità su isole più grandi o sulla terraferma. Anticitera ha un negozio, un ostello e un Airbnb, ma nessuna banca o bancomat. La barca che porta cibo e gas sull’isola non può attraccare in caso di mare mosso, cosa che in inverno succede spesso.

Tuttavia, chi sceglierà di vivere ad Anticitera potrà godere di una natura incontaminata, con spiagge meravigliose, sentieri escursionistici e grotte nascoste da esplorare. L’isola dista 45 minuti di volo da Atene, due ore di traghetto da Creta e quattro dal continente. Non è l’unico posto in Europa che offre incentivi finanziari per ripopolarsi. In Svizzera, ad esempio, esiste un villaggio che offre 50 mila euro a chi si trasferisce.

Se siete interessati a questa opportunità, dovete fare in fretta. Il presidente dell’isola ha detto che ci sono già alcune famiglie che hanno fatto domanda e che stanno aspettando di trasferirsi. Anticitera potrebbe essere la vostra occasione per iniziare una nuova vita all’insegna della tranquillità e della bellezza.

Foto generica “Creata con intelligenza artificiale”

Perchè non piaci agli altri?

di Sergio Amodei

Perché alcune persone semplicemente non ci piacciono? È una domanda che potrebbe aver attraversato la mente di ognuno di noi. Le dinamiche sociali umane sono complesse e variabili, e il fatto che una persona possa non risultare simpatica ad altre non è mai riducibile a una singola causa. Tuttavia, esaminando da vicino le interazioni umane, emergono una serie di ragioni comuni per cui qualcuno potrebbe non riscuotere simpatia.

  1. Differenze personali: Le persone hanno gusti, valori e personalità diversi. Quello che potrebbe piacere a una persona potrebbe non piacere a un’altra semplicemente a causa di differenze di gusti.
  2. Incomprensioni: La mancanza di comunicazione o una comunicazione inefficace può portare a incomprensioni che possono influenzare negativamente il giudizio degli altri su di te.
  3. Comportamento inappropriato: Se una persona ha un comportamento maleducato, offensivo o inappropriato nei confronti degli altri, è probabile che non venga apprezzata.
  4. Arroganza: L’arroganza e la presunzione possono far sì che gli altri si sentano sminuiti o non apprezzati, il che può portare a una mancanza di simpatia.
  5. Negatività costante: Se qualcuno è costantemente negativo o critico, può risultare difficile per gli altri trascorrere del tempo con questa persona.
  6. Mancanza di empatia: La mancanza di empatia o la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri può fare sì che una persona non piaccia agli altri.
  7. Egoismo: Essere egoisti e mettere sempre i propri bisogni e desideri al primo posto può allontanare gli altri.
  8. Intolleranza: L’intolleranza verso le differenze culturali, religiose o di altro tipo può portare a conflitti e a una mancanza di affetto da parte degli altri.
  9. Gossip o parolacce: La divulgazione di pettegolezzi o la partecipazione a chiacchiere negative sulle spalle degli altri può danneggiare la reputazione di una persona.
  10. Invidia o gelosia: L’invidia o la gelosia possono portare a comportamenti negativi che influenzano negativamente le relazioni.
  11. Disonestà: La mancanza di onestà e la tendenza a mentire o a ingannare gli altri possono portare a una perdita di fiducia e a una mancanza di affetto.
  12. Stile di vita incompatibile: Differenze significative nello stile di vita, come abitudini alimentari, interessi o obiettivi, possono influenzare il modo in cui gli altri percepiscono una persona.
  13. Passività e mancanza di iniziativa: Essere passivi o non prendere l’iniziativa può far sì che gli altri trovino una persona poco interessante o poco coinvolgente.
  14. Precedenti conflitti: Litigi passati o conflitti irrisolti possono influenzare negativamente le relazioni future.
  15. Preconcetti e stereotipi: Preconcetti o stereotipi basati su razza, genere, orientamento sessuale o altre caratteristiche possono portare a giudizi negativi ingiustificati.

È importante notare che nessuna persona è universalmente amata o odiata, e le opinioni su di te possono variare da individuo a individuo. Inoltre, è possibile lavorare su alcune di queste aree per migliorare le relazioni con gli altri attraverso la consapevolezza di sé e lo sviluppo personale.

Foto: Andrea Piacquadio

Elon Musk cerca volontari per testare i chip cerebrali

di Sergio Amodei

Elon Musk, imprenditore e fondatore di Tesla e SpaceX, ha annunciato che la sua start-up Neuralink ha avviato la sperimentazione umana di chip cerebrali. Gli impianti, che sono piccoli e flessibili, vengono impiantati nel cervello attraverso un foro di 2 millimetri e sono progettati per migliorare la comunicazione tra il cervello e i computer.

Lo studio, che si chiama “Prime”, coinvolgerà un piccolo gruppo di volontari che hanno almeno 23 anni e non hanno malattie neurologiche o psichiatriche. I volontari saranno sottoposti a una procedura chirurgica per impiantare il chip nel cervello.

Lo studio durerà 18 mesi e si concentrerà su due aree principali:

  • La capacità di controllare i dispositivi esterni con il pensiero
  • La capacità di migliorare la funzione motoria nelle persone con lesioni spinali

I volontari che saranno selezionati riceveranno un compenso di 10.000 dollari per partecipare allo studio.

Musk ha affermato che gli impianti Neuralink hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo. “Questa tecnologia potrebbe consentire alle persone con disabilità di recuperare la mobilità e la capacità di comunicare”, ha detto.

L’annuncio di Musk ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni esperti hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi associati all’impianto di microchip nel cervello, come l’infezione o il malfunzionamento dell’impianto.

I pro e i contro dei chip cerebrali Neuralink

I chip cerebrali Neuralink hanno il potenziale di offrire una serie di benefici, tra cui:

  • Miglioramento della comunicazione tra il cervello e i computer
  • Recupero della mobilità e della capacità di comunicare nelle persone con disabilità
  • Nuove possibilità di trattamento per le malattie neurologiche

Tuttavia, ci sono anche alcuni potenziali rischi associati a questa tecnologia, tra cui:

  • Infezione
  • Malfunzionamento dell’impianto
  • Problemi di privacy

È importante che i potenziali volontari per lo studio Neuralink siano consapevoli di questi rischi prima di prendere una decisione.

Conclusione

Lo studio Neuralink è un passo importante nello sviluppo della tecnologia dei chip cerebrali. I risultati dello studio potrebbero avere un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità e aprire nuove possibilità per il trattamento delle malattie neurologiche.

Akkermansia muciniphila: cos’è?

di Sergio Amodei

Akkermansia muciniphila è un batterio che vive nel nostro intestino e che ha suscitato molto interesse negli ultimi anni per i suoi effetti benefici sulla salute. Si tratta di un microrganismo anaerobio, cioè che non ha bisogno di ossigeno per vivere, e gram-negativo, cioè con una parete cellulare sottile. Appartiene alla famiglia delle Verrucomicrobiae, un gruppo di batteri poco conosciuti ma molto diffusi nell’ambiente.

Akkermansia muciniphila si nutre del muco che riveste le pareti intestinali, contribuendo a mantenerne lo spessore e la funzione protettiva. In questo modo, aiuta a prevenire l’ingresso di sostanze nocive o patogeni nell’organismo e a regolare la risposta immunitaria. Inoltre, produce degli acidi grassi a catena corta (SCFA), dei metaboliti che hanno effetti positivi sul metabolismo, sull’infiammazione e sul cervello.

Numerosi studi hanno dimostrato che Akkermansia muciniphila è inversamente correlato con l’obesità, il diabete di tipo 2 e le malattie infiammatorie intestinali, come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Questo significa che più è presente nel nostro intestino, minore è il rischio di sviluppare queste patologie. Al contrario, quando il batterio è ridotto o assente, si ha una maggiore permeabilità intestinale, una maggiore infiammazione e una maggiore resistenza all’insulina.

Per questo motivo, Akkermansia muciniphila è considerato un potenziale probiotico, cioè un batterio vivente che, se assunto in quantità adeguata, può apportare benefici alla salute dell’ospite. Tuttavia, non tutti i probiotici sono uguali e non tutti hanno lo stesso effetto su tutte le persone. Per questo, è importante scegliere quelli più adatti al nostro caso e seguire le indicazioni del medico o del nutrizionista.

Un aspetto interessante di Akkermansia muciniphila è che sembra mantenere la sua efficacia anche quando è pastorizzato, cioè sottoposto a un trattamento termico che ne uccide i batteri ma ne preserva le proprietà. Questo lo rende più sicuro e più facile da conservare e da utilizzare come ingrediente di integratori alimentari o novel food. Infatti, nel 2019 l’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha approvato l’uso di Akkermansia muciniphila pastorizzato come novel food per adulti sani, escludendo le donne in gravidanza e in allattamento.

In conclusione, Akkermansia muciniphila è un batterio che merita attenzione per i suoi potenziali benefici sulla salute intestinale e metabolica. Tuttavia, non bisogna dimenticare che il nostro microbiota è composto da migliaia di specie diverse che interagiscono tra loro e con il nostro organismo in modo complesso e dinamico. Per questo, la salute intestinale dipende da molti fattori, tra cui l’alimentazione, lo stile di vita, lo stress e l’uso di farmaci. Pertanto, prima di assumere qualsiasi probiotico o integratore alimentare, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o nutrizionista di fiducia.

Foto: Andrea Piacquadio