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Il regista Michele Placido è al lavoro sul suo nuovo film, “Eterno visionario“. Il film, prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema, in co-produzione con la società belga GapBuster, è un biopic su LuigiPirandello, il premio Nobel per la letteratura italiano.
Le riprese del film si svolgeranno in Sicilia, in particolare ad Agrigento, Roma e Palermo. Il film sarà ambientato tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, e racconterà la vita e la carriera di Pirandello, dalla sua infanzia in Sicilia al suo successo internazionale.
Il ruolo di Pirandello sarà interpretato da un attore siciliano, ancora da annunciare.
Casting per comparse
In vista delle riprese, sono in corso i casting per comparse. Si cercano uomini e donne di età compresa tra i 30 ed i 70 anni che non abbiano caratteristiche estetiche troppo moderne. Le selezioni si svolgeranno ad Agrigento, presso il foyer del Teatro Luigi Pirandello, dal 2 al 4 ottobre 2023 dalle ore 09:30 alle 17.30, per partecipare basta presentarsi nella sede del teatro in una delle date indicate e nelle fasce orarie di riferimento.
Per maggiori informazioni si può scrivere all’indirizzo email: casting.eternovisionario@gmail.com o chiamare al numero 3209197925
Un film atteso
“Eterno visionario” è un film atteso da molti, sia per la storia di Pirandello, sia per la regia di Michele Placido. Il regista, che ha già diretto film di successo come “Romanzo criminale” e “Il Grande Torino”, è un grande appassionato di Pirandello e ha dichiarato di voler realizzare un film che sia “un omaggio alla genialità di uno dei più grandi scrittori italiani”.
Il film è previsto nelle sale cinematografiche italiane nel 2024.
WhatsApp, il popolare servizio di messaggistica di Meta, sta per introdurre alcune novità legate all’intelligenza artificiale (IA). Si tratta di funzioni che sfruttano la cosiddetta IA generativa, ovvero la capacità di creare contenuti originali a partire da parole chiave o immagini inserite dagli utenti. Vediamo quali sono le nuove funzioni e come potranno cambiare il modo di comunicare su WhatsApp.
Adesivi IA: creare sticker personalizzati con l’IA La prima novità riguarda gli adesivi, ovvero le immagini animate che si possono inviare nelle chat. Con la funzione Adesivi IA, gli utenti potranno generare sticker personalizzati semplicemente digitando le parole chiave che descrivono lo sticker desiderato. Per esempio, se si scrive “gatto felice”, l’IA creerà uno sticker con un gatto sorridente. La funzione sarà accessibile dal pannello degli adesivi, con un’apposita icona.
Chat IA: conversare con personaggi virtuali creati dall’IA La seconda novità riguarda le chat, ovvero le conversazioni testuali che si possono avere con altri utenti. Con la funzione Chat IA, gli utenti potranno conversare con personaggi virtuali creati dall’IA, che avranno una personalità e un’area di interesse specifica. Per esempio, si potrà chiedere informazioni su un argomento, ricevere consigli o semplicemente fare due chiacchiere. I personaggi virtuali saranno disponibili in una sezione dedicata dell’app.
Generazione di immagini fotorealistiche: creare immagini realistiche con l’IA La terza novità riguarda le immagini, ovvero le foto o i disegni che si possono inviare nelle chat. Con la funzione Generazione di immagini fotorealistiche, gli utenti potranno creare immagini realistiche a partire da un prompt testuale o da un’immagine esistente. Per esempio, se si scrive “un paesaggio innevato”, l’IA genererà un’immagine di un paesaggio innevato. Se invece si carica un’immagine di una persona, l’IA potrà modificarne l’aspetto o lo sfondo.
Quando arriveranno le novità? Le nuove funzioni legate all’intelligenza artificiale sono già in fase di test per un gruppo ristretto di utenti. Meta ha annunciato che procederà a un rilascio graduale al pubblico nelle prossime settimane. Al momento, le funzioni saranno disponibili solo in lingua inglese, ma si prevede che verranno aggiunte altre lingue in futuro.
Quali sono i vantaggi e i rischi dell’intelligenza artificiale su WhatsApp? L’introduzione dell’intelligenza artificiale su WhatsApp ha lo scopo di rendere il servizio di messaggistica più creativo e produttivo per gli utenti. Le nuove funzioni potranno infatti offrire maggiori possibilità di espressione, divertimento e apprendimento. Inoltre, l’intelligenza artificiale potrà anche aiutare a filtrare i messaggi e i contenuti indesiderati e a proteggere gli account degli utenti.
Tuttavia, l’intelligenza artificiale presenta anche dei rischi e delle sfide. Innanzitutto, c’è il problema della qualità e dell’affidabilità dei contenuti generati dall’IA, che potrebbero essere errati, inappropriati o fuorvianti. Inoltre, c’è il rischio che l’IA possa violare la privacy e i diritti degli utenti, ad esempio usando i loro dati senza il loro consenso o creando immagini false o compromettenti. Infine, c’è il pericolo che l’IA possa sostituire o influenzare negativamente le relazioni umane, riducendo l’autenticità e l’empatia delle comunicazioni.
Se sognate di cambiare vita e trasferirvi in un’isola paradisiaca, potreste essere interessati a questa incredibile offerta. Anticitera, un’isola greca situata nel Mar Egeo, tra Creta e la terraferma, vi pagherà circa 23 mila euro se deciderete di stabilirvi lì. L’iniziativa è stata lanciata dal presidente dell’isola, Andreas Harhalakis, che ha dichiarato di avere bisogno di famiglie giovani per rendere Anticitera viva e piena di bambini.
Chi accetterà la proposta riceverà circa 500 euro al mese per tre anni, una casa e un pezzo di terra da coltivare. L’offerta è rivolta principalmente ai greci, ma anche gli stranieri possono tentare la loro fortuna. L’isola ha solo 24 residenti, ma un tempo ne aveva molti di più. Molti giovani sono andati via in cerca di opportunità su isole più grandi o sulla terraferma. Anticitera ha un negozio, un ostello e un Airbnb, ma nessuna banca o bancomat. La barca che porta cibo e gas sull’isola non può attraccare in caso di mare mosso, cosa che in inverno succede spesso.
Tuttavia, chi sceglierà di vivere ad Anticitera potrà godere di una natura incontaminata, con spiagge meravigliose, sentieri escursionistici e grotte nascoste da esplorare. L’isola dista 45 minuti di volo da Atene, due ore di traghetto da Creta e quattro dal continente. Non è l’unico posto in Europa che offre incentivi finanziari per ripopolarsi. In Svizzera, ad esempio, esiste un villaggio che offre 50 mila euro a chi si trasferisce.
Se siete interessati a questa opportunità, dovete fare in fretta. Il presidente dell’isola ha detto che ci sono già alcune famiglie che hanno fatto domanda e che stanno aspettando di trasferirsi. Anticitera potrebbe essere la vostra occasione per iniziare una nuova vita all’insegna della tranquillità e della bellezza.
Foto generica “Creata con intelligenza artificiale”
L’autunno è una stagione magica, ricca di colori, profumi e sensazioni. Ma quando inizia esattamente? E perché cambia ogni anno la data del suo inizio? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, spiegando il fenomeno dell’equinozio d’autunno e il suo significato per la natura e per noi.
Cos’è l’equinozio d’autunno
L’equinozio d’autunno è il momento in cui il Sole si trova esattamente sopra l’equatore terrestre, cioè la linea immaginaria che divide il pianeta in due emisferi: quello settentrionale e quello meridionale. In questo istante, il giorno e la notte hanno la stessa durata in tutto il mondo, circa 12 ore ciascuno. Il termine equinozio deriva dal latino aequinoctium, che significa “notte uguale”.
L’equinozio d’autunno segna l’inizio della stagione autunnale nell’emisfero settentrionale, dove viviamo noi, e l’inizio della stagione primaverile nell’emisfero meridionale. Al contrario, l’equinozio di primavera, che cade a marzo, segna l’inizio della primavera nel nostro emisfero e dell’autunno in quello opposto.
Quando cade l’equinozio d’autunno
L’equinozio d’autunno non ha una data fissa nel calendario, ma varia di anno in anno tra il 21 e il 24 settembre. Questo dipende dal fatto che l’anno solare, cioè il tempo che la Terra impiega a fare un giro completo intorno al Sole, non coincide esattamente con l’anno civile, cioè quello che usiamo noi per misurare il tempo. L’anno solare dura infatti circa 365 giorni e 6 ore, mentre l’anno civile ha 365 giorni nei normali anni e 366 giorni negli anni bisestili. Questa differenza fa sì che le stagioni si spostino leggermente di anno in anno.
Quest’anno, l’equinozio d’autunno cadrà sabato 23 settembre alle ore 8:49 in Italia. Questo significa che da quel momento in poi le giornate si accorceranno sempre di più fino al solstizio d’inverno, che segnerà il giorno più corto dell’anno.
Cosa significa l’equinozio d’autunno per la natura e per noi
L’equinozio d’autunno è un momento importante per la natura, perché segna il passaggio da una stagione calda e luminosa a una stagione fresca e buia. Le piante si preparano al riposo invernale, perdendo le foglie e i fiori e accumulando le sostanze nutritive nelle radici. Gli animali si adattano al cambiamento climatico, migrando verso zone più calde o entrando in letargo. Anche noi umani sentiamo gli effetti dell’equinozio d’autunno sul nostro umore e sul nostro organismo. Alcune persone possono soffrire di malinconia o di depressione stagionale, causata dalla riduzione della luce solare e dalla caduta dei livelli di serotonina, l’ormone del buonumore. Altre persone invece possono apprezzare la bellezza dell’autunno, i suoi colori caldi, i suoi frutti abbondanti, le sue feste tradizionali.
L’equinozio d’autunno è anche un momento simbolico per molte culture e religioni, che lo celebrano con riti e cerimonie legati al ciclo della vita e della morte, al ringraziamento per i raccolti, alla preparazione per il nuovo anno. Per esempio, nella tradizione celtica si festeggia Mabon, il dio della vegetazione e dei raccolti; nella tradizione greca si ricorda il mito di Persefone, la dea che trascorre sei mesi negli inferi e sei mesi sulla terra; nella tradizione ebraica si celebra Rosh Hashanah, il capodanno ebraico; nella tradizione cinese si osserva la Festa della Luna.
L’equinozio d’autunno è quindi un’occasione per riflettere sul nostro rapporto con la natura, con il tempo e con noi stessi, e per accogliere con serenità e curiosità la nuova stagione che ci aspetta.
Le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie? Questa è una domanda che molti automobilisti si pongono, soprattutto quando viaggiano con bambini o passeggeri. La risposta è sì, le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie per legge in Italia e in tutta l’Unione Europea. Ma perché sono così importanti? E quali sono le sanzioni per chi non le usa?
Le cinture di sicurezza posteriori sono un dispositivo di sicurezza passiva che riduce il rischio di lesioni gravi o mortali in caso di incidente stradale. Le cinture di sicurezza posteriori impediscono ai passeggeri di essere sbalzati fuori dal veicolo o di colpire con violenza il sedile anteriore, il cruscotto, il parabrezza o altri oggetti.
Secondo uno studio dell’Unione Europea, l’uso delle cinture di sicurezza posteriori può ridurre del 25% il rischio di morte e del 45% il rischio di lesioni gravi per i passeggeri posteriori. Inoltre, l’uso delle cinture di sicurezza posteriori può proteggere anche i passeggeri anteriori, riducendo del 15% il rischio di morte e del 20% il rischio di lesioni gravi per loro.
La legge italiana prevede che tutti i passeggeri debbano indossare le cinture di sicurezza, sia anteriori che posteriori, quando il veicolo è in movimento. L’obbligo vale anche per i bambini, che devono essere trasportati con appositi sistemi di ritenuta omologati in base all’età, al peso e all’altezza. Chi non rispetta l’obbligo delle cinture di sicurezza posteriori rischia una multa da 84 a 335 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nel biennio, la sanzione può arrivare fino alla sospensione della patente da uno a tre mesi.
Come si può vedere, le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie non solo per legge, ma anche per buon senso. Indossare le cinture di sicurezza posteriori significa salvare la propria vita e quella degli altri. Non dimenticatevi mai di allacciarle prima di partire e fate in modo che anche i vostri passeggeri lo facciano. La sicurezza stradale è una responsabilità di tutti.
Se pensate che le formiche siano solo degli insetti innocui e laboriosi, vi sbagliate di grosso. Esiste infatti una specie di formica che può causare seri problemi agli ecosistemi, all’agricoltura e alla salute umana: si tratta della formica di fuoco (Solenopsis invicta), una delle specie più invasive al mondo, originaria del Sud America.
Questa formica deve il suo nome alla sua aggressività e alla sua puntura molto dolorosa, che può provocare anche reazioni allergiche gravi. Inoltre, è in grado di formare colonie enormi, con centinaia di migliaia di individui, che possono danneggiare le le colture agricole e la biodiversità locale.
Purtroppo, questa formica ha già invaso molti paesi del mondo, come gli Stati Uniti, il Messico, i Caraibi, la Cina e l’Australia. E ora è arrivata anche in Italia, precisamente in Sicilia, vicino a Siracusa. Si tratta del primo avvistamento ufficiale per l’Europa, confermato da uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology .
Lo studio è stato condotto da un team internazionale di ricercatori, coordinato dall’Istituto di Biologia Evoluzionistica in Spagna, con la collaborazione delle università di Parma e Catania. I ricercatori hanno individuato ben 88 nidi di formica di fuoco in un’area di 4,7 ettari, ognuno abitato da molte migliaia di formiche operaie .
L’analisi genetica ha rivelato che queste popolazioni provengono probabilmente dalla Cina o dagli Stati Uniti . Inoltre, intervistando gli abitanti della zona, i ricercatori hanno scoperto che le prime punture dolorose risalgono almeno al 2019, quindi l’invasione potrebbe essere più estesa di quanto si pensi .
Il rischio è che questa specie possa diffondersi rapidamente anche in altre parti d’Italia e d’Europa, sfruttando il vento, il trasporto di merci e i cambiamenti climatici. Infatti, secondo i modelli di distribuzione utilizzati dai ricercatori, circa il 7% del continente europeo e il 50% delle città europee hanno condizioni ambientali adatte all’insediamento della formica di fuoco . Tra queste ci sono Roma, Barcellona, Londra e Parigi.
Per evitare che questo scenario si realizzi, è necessario intervenire tempestivamente con misure di prevenzione, monitoraggio e controllo. Alcune strategie possibili sono l’uso di esche tossiche, l’applicazione di calore o vapore sui nidi o l’introduzione di nemici naturali come i parassiti o i funghi. La formica di fuoco rappresenta una minaccia seria per la nostra società e per il nostro ambiente. Non sottovalutiamola.
Se siete appassionati di vino, probabilmente avrete sentito parlare del Gilbert & Gaillard International Wine Competition, uno dei più prestigiosi concorsi enologici al mondo, che si tiene ogni anno in diverse città. Quest’anno, la sede scelta è stata Hong Kong, dove una giuria di esperti ha degustato e valutato centinaia di vini provenienti da vari Paesi. Tra i vincitori della medaglia d’oro, però, c’è stato un caso che ha fatto molto discutere: si tratta di un vino da 2.50€ acquistato in un supermercato belga e travasato in una bottiglia di un finto Château francese.
Come è stato possibile? A svelare il mistero è stata una trasmissione televisiva belga, On n’est pas des pigeons (Non siamo piccioni), che ha organizzato lo scherzo come esperimento sociale per mettere alla prova la competenza e l’onestà dei giudici del concorso. Gli autori del programma hanno comprato il vino più economico che hanno trovato in un supermercato, lo hanno versato in una bottiglia vuota di un fantomatico Le Château Colombier-Monpelou e lo hanno spedito ad Hong Kong con una falsa etichetta e una falsa scheda tecnica.
Il risultato? Il vino da 2.50€ è stato giudicato come uno dei migliori in gara, ricevendo una descrizione lusinghiera da parte della giuria: «Colore rosso granato brillante. Naso timido che combina frutta a nocciolo, ribes, rovere discreto. Palato soave, nervoso e ricco, con profumi giovani e puliti che promettono una bella complessità. Evoluzione su spezie fini e un tocco di fuliggine. Molto interessante» .
Lo scherzo è stato poi rivelato dalla trasmissione belga, che ha mostrato il video dell’acquisto del vino al supermercato e il suo travaso nella bottiglia contraffatta. La reazione dei giudici del concorso non è stata resa nota, ma si può immaginare il loro imbarazzo e la loro incredulità. Il caso ha sollevato anche diverse polemiche sul valore e la credibilità dei concorsi enologici, spesso accusati di essere influenzati da fattori esterni alla qualità del vino, come il marketing, il prezzo, la fama o l’aspetto della bottiglia.
Cosa ne pensate di questo scherzo? Pensate che sia stato divertente o ingiusto? Pensate che sia possibile distinguere un vino pregiato da uno scadente solo dal gusto? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.
Se siete insegnanti in Italia, probabilmente sapete già che il vostro stipendio non è tra i più alti del mondo, ma quanto guadagnate rispetto ai vostri colleghi di altri paesi? E quali sono le cause di questa situazione?
Secondo il rapporto Ocse gli stipendi dei docenti italiani sono di molto inferiori alla media dei docenti dei paesi dell’Unione europea e dei paesi OCSE. Per esempio, nella scuola primaria, gli insegnanti italiani percepiscono circa 24 mila euro lordi l’anno, mentre la media UE è di 27 mila e la media OCSE è di 28 mila. Nella scuola media, lo stipendio italiano è di 25 mila euro, contro i 28 mila della media UE e i 29 mila della media OCSE. Nella scuola superiore, lo stipendio italiano è di 26 mila euro, contro i 30 mila della media UE e i 31 mila della media OCSE.
Queste cifre diventano ancora più evidenti se confrontate con quelle di alcuni paesi europei. Per esempio, in Svizzera, gli insegnanti sono pagati quasi 80 mila euro l’anno, in Danimarca 51 mila, in Germania 43 mila, in Francia 30 mila, in Spagna 29 mila. Solo Portogallo e Grecia hanno stipendi inferiori all’Italia, con 21 mila e 19 mila euro rispettivamente.
Ma quali sono le ragioni di questa disparità? Ci sono diverse spiegazioni possibili, tra cui:
Il basso investimento pubblico nell’istruzione. L’Italia spende solo il 3,9% del suo Pil per l’istruzione, contro il 4,9% della media UE e il 5% della media OCSE. Questo si traduce in meno risorse per il personale, le infrastrutture e i servizi scolastici.
Il ritardo nel rinnovo del contratto nazionale. L’ultimo contratto della scuola è stato firmato nel 2018 e prevedeva un aumento di 124 euro lordi mensili per gli insegnanti. Tuttavia, questo aumento non è stato sufficiente a colmare il divario con gli altri paesi e non ha tenuto conto dell’inflazione e del costo della vita.
La scarsa valorizzazione della professione docente. Gli insegnanti italiani sono spesso sottoposti a stress, burocrazia, precarietà e scarsa considerazione sociale. Inoltre, hanno poche opportunità di formazione continua, carriera e mobilità. Questo riduce la motivazione e l’attrattività della professione.
Per migliorare la situazione degli insegnanti italiani, sarebbe quindi necessario:
Aumentare l’investimento pubblico nell’istruzione, in linea con gli standard europei e internazionali.
Rinnovare il contratto nazionale con aumenti salariali adeguati al livello di istruzione, esperienza e responsabilità degli insegnanti.
Valorizzare la professione docente con maggiori incentivi, riconoscimenti e opportunità di crescita professionale.
Solo così si potrebbe garantire una scuola di qualità per tutti gli studenti e una maggiore soddisfazione per tutti gli insegnanti.
Se pensi che la tua vita sia noiosa e monotona, forse dovresti dare un’occhiata a quella di Pixie Curtis, la ragazzina australiana che a soli 12 anni ha già un patrimonio di milioni di euro e si diverte a comprare auto di lusso. Chi è Pixie Curtis e come ha fatto a diventare così ricca? Te lo racconto in questo articolo.
Pixie Curtis è la figlia di Roxy Jacenko, una famosa donna d’affari e esperta di pubbliche relazioni, e di Oliver Curtis, un ex banchiere condannato per insider trading. La piccola imprenditrice ha iniziato la sua carriera a soli 8 anni, quando ha lanciato il suo marchio di accessori per capelli, Pixie’s Bows, con il sostegno della mamma. Il successo è stato immediato: le sue clip colorate e glitterate hanno conquistato il cuore di migliaia di bambine in Australia e nel mondo, e anche di alcune celebrità come Kim Kardashian e Paris Hilton.
Ma Pixie non si è fermata qui: nel 2020 ha creato un altro brand, Pixie’s Fidgets, dedicato ai fidget spinner, quei piccoli oggetti rotanti usati come giochi o antistress. Anche in questo caso, le vendite sono andate a gonfie vele: Pixie ha guadagnato oltre 100mila euro in un solo mese, vendendo i suoi prodotti online e nei negozi.
Grazie ai suoi affari, Pixie Curtis ha accumulato una fortuna stimata in circa 7 milioni di euro, che le permette di vivere una vita da sogno. La ragazzina ha infatti uno stile di vita molto lussuoso: viaggia in jet privato, alloggia in hotel a cinque stelle, mangia in ristoranti esclusivi e si veste con abiti firmati. Ha anche un profilo Instagram con oltre 140mila follower, dove mostra le sue avventure in giro per il mondo.
Ma la notizia che ha fatto più scalpore riguarda il suo ultimo acquisto: una Range Rover dal valore di 250mila euro. Sì, avete letto bene: Pixie Curtis si è comprata una macchina da sogno, anche se non può ancora guidarla. La ragazzina ha infatti scelto l’auto per la sua famiglia, dopo essersi trasferita con loro a Singapore. Ha documentato la sua visita in concessionaria sul suo account Instagram.
La mamma Roxy Jacenko ha spiegato che l’auto è stata pagata da lei e dal marito, ma che hanno voluto coinvolgere Pixie nella scelta perché è una grande appassionata di motori. Ha anche aggiunto che la figlia non riceve nessun regalo per il suo compleanno o per Natale, perché ha già tutto quello che vuole.
Ma non tutti sono entusiasti della vita di Pixie Curtis: molti critici hanno accusato i genitori di rovinare la ragazzina, esponendola troppo al pubblico e al denaro. Alcuni hanno anche espresso preoccupazione per il suo futuro, temendo che possa perdere il contatto con la realtà e diventare viziata e superficiale.
La mamma Roxy Jacenko ha difeso la figlia dalle critiche, sostenendo che Pixie è una bambina normale, che va a scuola e fa i compiti come tutte le altre. Ha anche annunciato che presto Pixie smetterà di lavorare per concentrarsi sui suoi studi. “È ora che si dedichi alla scuola”, ha detto.
Pixie Curtis è sicuramente una ragazzina fuori dal comune, che ha saputo trasformare la sua passione in un business di successo. Ma sarà in grado di gestire la sua fortuna con saggezza e responsabilità? E soprattutto, sarà felice? Questo solo il tempo lo dirà.
Se sei un appassionato di social media, probabilmente avrai sentito parlare di Threads, il nuovo social network lanciato da Meta, la società che possiede Instagram e Facebook. Threads è una piattaforma che permette di creare e condividere post brevi, chiamati thread, su vari argomenti di interesse. Puoi seguire le persone che ti piacciono, commentare i loro thread, mettere like e condividerli con i tuoi amici. Threads si propone come un’alternativa a Twitter, il famoso social dei cinguettii, che negli ultimi tempi ha subito diverse critiche per la sua gestione dei contenuti e delle fake news.
Ma quando sarà disponibile Threads in Italia? E come funziona esattamente? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande e di darti qualche consiglio su come usare al meglio questo nuovo social.
Quando arriva Threads in Italia?
Threads è stato lanciato ufficialmente il 6 luglio 2023, ma solo in due paesi: Stati Uniti e Regno Unito. Gli altri paesi, tra cui l’Italia, dovranno aspettare ancora qualche settimana prima di poter accedere a Threads. Il motivo di questa scelta è legato alle diverse normative sulla privacy che regolano i social network nelle varie regioni del mondo. Meta sta infatti lavorando per adeguare Threads alle leggi dell’Unione Europea, che sono più severe di quelle inglesi e americane. In particolare, Threads dovrà garantire la protezione dei dati personali degli utenti, come la posizione, la salute, la cronologia e altre informazioni sensibili.
Non c’è ancora una data precisa per il lancio di Threads in Italia, ma si presume che avverrà entro la fine dell’estate. Nel frattempo, puoi visitare il sito ufficiale di Threads per scoprire di più sul social e per prenotare l’applicazione per il tuo smartphone. Threads è infatti disponibile solo tramite app per Android e iOS, almeno per ora. Meta ha infatti annunciato che presto sarà possibile accedere a Threads anche dal web, usando il browser del tuo computer. Inoltre, Threads introdurrà una funzione di ricerca simile a quella di Twitter, che ti permetterà di trovare facilmente i post che ti interessano usando delle parole chiave.
Come funziona Threads?
Threads è un social network basato sui thread, ovvero dei post brevi composti da un titolo e da un massimo di 280 caratteri. I thread possono essere scritti su qualsiasi argomento, da politica a sport, da musica a cinema, da scienza a arte. Puoi creare i tuoi thread usando l’applicazione di Threads o il sito web (quando sarà disponibile). Per scrivere un thread devi scegliere un titolo che riassuma il tuo argomento e poi scrivere il tuo messaggio nel campo apposito. Puoi anche aggiungere delle immagini, dei video o dei link per arricchire il tuo thread.
Una volta pubblicato il tuo thread, esso sarà visibile a tutti gli utenti di Threads. Puoi decidere se rendere il tuo profilo pubblico o privato, a seconda se vuoi che tutti possano vedere i tuoi thread o solo le persone che segui o che ti seguono. Puoi anche scegliere se abilitare o disabilitare i commenti sui tuoi thread, se vuoi interagire con gli altri utenti o meno.
Threads ti permette anche di seguire le persone che ti piacciono e di vedere i loro thread nella tua home page. Puoi mettere like ai thread che ti colpiscono, commentarli o condividerli con i tuoi amici tramite altre app. Puoi anche creare delle liste personalizzate per raggruppare le persone che segui in base ai tuoi interessi o alle tue preferenze. In questo modo, puoi filtrare i thread che vuoi vedere e rimanere aggiornato sui temi che ti appassionano.
Threads è un social network in continua evoluzione, che promette di offrire ai suoi utenti un’esperienza divertente, coinvolgente e stimolante. Se vuoi essere tra i primi a provare Threads in Italia, non perdere tempo e prenota subito l’applicazione sul sito ufficiale.