Cos’è l’ameba mangia cervello?

L’ameba mangia cervello o naegleria fowleri, è un organismo unicellulare che vive nel suolo e nelle acque dolci calde, come laghi, fiumi e sorgenti termali, si tratta di un parassita che può causare una grave e spesso letale infezione del cervello, chiamata meningoencefalite amebica primaria (MAP).

La MAP si verifica quando l’ameba entra nel naso di una persona che nuota o si immerge in acque contaminate, da lì, l’ameba raggiunge il cervello attraverso il nervo olfattivo e inizia a distruggere il tessuto cerebrale, provocando infiammazione, edema e necrosi. I sintomi della MAP sono simili a quelli della meningite batterica e comprendono:

– Alterazioni dell’odorato o del gusto
– Mal di testa
– Febbre
– Rigidità del collo
– Nausea e vomito
– Confusione
– Convulsioni
– Coma

La MAP è una malattia rara ma molto pericolosa. Negli Stati Uniti, dove si sono verificati la maggior parte dei casi, si stima che solo 3 persone su 100 milioni si infettino ogni anno. Tuttavia, la mortalità è altissima: circa il 97% dei pazienti muore entro una settimana dall’esordio dei sintomi.

La diagnosi della MAP è difficile e richiede l’esame del liquido cerebrospinale (LCS), ottenuto tramite una puntura lombare, o del tessuto cerebrale, ottenuto tramite una biopsia. In alcuni casi, è possibile rilevare l’ameba nel sangue o nelle secrezioni nasali.

Il trattamento della MAP è complesso e non esiste una terapia standardizzata. In genere, si usano una combinazione di farmaci antiparassitari, antinfiammatori e antibiotici. Tra i farmaci più efficaci c’è la miltefosina, un agente antileishmaniosi che ha dimostrato di poter eliminare l’ameba in vitro e in vivo. Tuttavia, la miltefosina non è facilmente reperibile e deve essere somministrata il prima possibile per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

La prevenzione della MAP si basa sull’evitare il contatto con acque dolci calde e poco clorate che potrebbero ospitare l’ameba. In particolare, si raccomanda di:

– Non nuotare o tuffarsi in acque dolci calde durante i mesi estivi
– Usare tappi per il naso o tenere il naso chiuso quando si entra in acqua
– Non usare acqua di rubinetto o non trattata per lavare il naso o fare irrigazioni nasali
– Non bere acqua di fonti naturali non sicure
– Pulire e disinfettare regolarmente le piscine e i luoghi ricreativi con acqua

L’ameba mangia cervello è un nemico silenzioso e letale che può colpire chiunque si esponga a rischio. Per questo, è importante conoscere i suoi sintomi, le sue modalità di trasmissione e le misure preventive da adottare per proteggere la propria salute e quella degli altri.

Foto: Anna Shvets