Perchè al bar alcuni preferiscono bere il caffè nel bicchiere di vetro?

di Sergio Amodei

Se siete abituati a bere il caffè nella classica tazzina di porcellana o ceramica, forse vi sarete chiesti perché alcune persone preferiscono ordinarlo nel bicchiere di vetro. Si tratta di una moda recente o di una scelta basata su motivi validi? Quali sono le differenze tra il caffè al vetro e quello in tazza? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, analizzando i pro e i contro di entrambi i contenitori.

Il caffè al vetro: pro e contro

Una delle ragioni per cui alcuni scelgono il caffè al vetro è che il vetro è un materiale trasparente che permette di apprezzare meglio l’aspetto del caffè, osservando il suo colore, la sua densità e la consistenza della schiuma. Questi elementi possono dare un’indicazione della qualità del caffè e del modo in cui è stato preparato. Una crema alta, compatta e persistente, ad esempio, è segno di un buon caffè .

Un altro vantaggio del bicchiere di vetro è che ha una forma più affusolata rispetto alla tazzina, il che favorisce la formazione di una schiuma più spessa e duratura. La schiuma funge da isolante termico e preserva le proprietà organolettiche del caffè, permettendo di gustarlo al meglio.

Tuttavia, il vetro ha anche degli svantaggi: essendo un materiale meno isolante della ceramica, non riesce a trattenere bene il calore e fa raffreddare il caffè più rapidamente. Inoltre, il bordo del bicchiere è più sottile di quello della tazzina, il che rende meno piacevole la sensazione sulle labbra quando si sorseggia il caffè .

Il caffè in tazza: pro e contro

I puristi del caffè sostengono che non c’è niente di meglio della classica tazzina in porcellana o ceramica per bere un buon espresso. La tazzina è stata pensata appositamente per il caffè, per valorizzarne al massimo il sapore e l’aroma. La ceramica è un materiale più spesso e isolante del vetro, che mantiene il caffè caldo più a lungo e consente di sorseggiarlo con calma .

Inoltre, la tazzina ha un bordo più spesso e arrotondato, che offre una maggiore comodità e piacere quando si beve il caffè. La tazzina non permette di apprezzare il caffè a livello visivo come il bicchiere di vetro, ma solo a livello olfattivo e gustativo .

La scelta finale: questione di gusti

Alla luce di queste considerazioni, possiamo dire che non esiste una risposta definitiva alla domanda se sia meglio il caffè al vetro o in tazza. Dipende dai gusti personali e dalle preferenze di ognuno. Chi ama osservare il caffè prima di berlo e chi lo preferisce con una crema più spessa potrebbe optare per il bicchiere di vetro. Chi invece vuole assaporare il caffè senza fretta e chi lo apprezza soprattutto per il suo aroma e il suo sapore potrebbe scegliere la tazzina in ceramica.

L’unica cosa davvero importante è che il caffè sia buono!

Caffè nel bicchiere di vetro
Foto: Sergio Amodei

I fattori che influenzano il gusto e la qualità del caffè: dalla coltivazione alla preparazione

La varietà di caffè è il primo fattore che influenza il gusto e la qualità del caffè. Esistono molte varietà di caffè, ma le più comuni sono la Coffea Arabica e la Coffea Robusta. La Coffea Arabica è considerata la varietà di caffè di migliore qualità, grazie al suo sapore delicato e aromatico. La Coffea Robusta, invece, ha un sapore più forte e amaro, ed è utilizzata principalmente per la produzione di caffè solubile e di caffè espresso. Oltre alla varietà, il luogo di origine del caffè può influenzare il suo gusto e la sua qualità. Ad esempio, il caffè coltivato in regioni montuose tende ad avere un sapore più delicato, mentre il caffè coltivato in regioni tropicali ha un sapore più intenso e aromatico.

Il metodo di coltivazione è un altro fattore importante che influisce sul gusto e la qualità del caffè. Il caffè può essere coltivato in modo convenzionale o biologico. Il metodo convenzionale prevede l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, mentre il metodo biologico si basa sull’uso di tecniche naturali per proteggere le piante dal parassiti e dalle malattie. Il caffè biologico tende ad avere un sapore più pulito e delicato rispetto al caffè coltivato in modo convenzionale, che può essere influenzato dal residuo di pesticidi e fertilizzanti.

La lavorazione del caffè è un altro fattore importante che influenza il gusto e la qualità del caffè. Dopo la raccolta, i chicchi di caffè devono essere lavorati per rimuovere la buccia e la polpa e ottenere il chicco di caffè crudo. Ci sono due metodi principali di lavorazione del caffè: il metodo umido e il metodo secco. Il metodo umido prevede l’uso di acqua per rimuovere la buccia e la polpa, mentre il metodo secco prevede la rimozione della buccia e della polpa per mezzo di essiccazione al sole. Il metodo umido tende a produrre un caffè più pulito e delicato, mentre il metodo secco tende a produrre un caffè più intenso e aromatico.

La tostatura del caffè è un altro fattore importante che influisce sul gusto e la qualità del caffè. Durante la tostatura, i chicchi di caffè crudo vengono riscaldati a una temperatura elevata per un determinato periodo di tempo, per sviluppare il loro aroma e il loro sapore. La tostatura può essere leggera, media o scura, a seconda della durata e della temperatura utilizzate. La tostatura leggera tende a produrre un caffè più delicato e acido, mentre la tostatura scura tende a produrre un caffè più intenso e amaro.

Infine, la preparazione del caffè è un fattore cruciale che influisce sul suo gusto e sulla sua qualità. Ci sono molti metodi di preparazione del caffè, l’espresso, la moka, la french press e la chemex. Ogni metodo di preparazione ha un impatto diverso sul gusto e sulla qualità del caffè. Ad esempio, l’espresso è un metodo di preparazione veloce e intenso, che produce un caffè cremoso e aromatico, mentre la french press è un metodo di preparazione più lento e delicato, che produce un caffè corposo e aromatico.

In conclusione, il gusto e la qualità del caffè dipendono da molti fattori, tra cui la varietà di caffè utilizzata, il metodo di coltivazione, la lavorazione, la tostatura e la preparazione. Ogni fattore può influire in modo significativo sul sapore e sulla qualità del caffè, e la scelta del metodo di coltivazione, della tostatura e della preparazione dipenderà dai gusti personali e dalle preferenze di ognuno. Tuttavia, indipendentemente dal metodo scelto, è importante selezionare chicchi di caffè di alta qualità, per ottenere un sapore e un aroma deliziosi e autentici.

Foto: Pratik Gupta

Caffè decaffeinato vs normale: qual è la differenza?

Il caffè è una bevanda molto amata in tutto il mondo, consumata per il suo aroma e per la sua capacità di stimolare l’energia e la concentrazione. Tuttavia, molte persone preferiscono evitare di bere il caffè a causa della sua alta contenuto di caffeina. Fortunatamente, esiste una soluzione per coloro che desiderano gustare il sapore del caffè senza gli effetti della caffeina: il caffè decaffeinato.

Ma qual è la differenza tra il caffè decaffeinato e quello normale?

In primo luogo, la principale differenza tra il caffè decaffeinato e quello normale è il contenuto di caffeina. Mentre il caffè normale contiene in media 70-140 milligrammi di caffeina per tazza, il caffè decaffeinato contiene solo una piccola quantità di caffeina, di solito meno di 5 milligrammi per tazza. Ciò lo rende una scelta ideale per coloro che desiderano gustare il sapore del caffè senza subire gli effetti stimolanti della caffeina.

In secondo luogo, il processo di decaffeinizzazione è ciò che rende il caffè decaffeinato diverso dal caffè normale. Il caffè decaffeinato viene sottoposto a un processo di estrazione della caffeina, che può essere effettuato utilizzando diversi metodi. Il processo più comune prevede l’utilizzo di solventi come il cloruro di metilene o l’acetato di etile, che vengono utilizzati per estrarre la caffeina dal chicco di caffè. Tuttavia, ci sono anche metodi di decaffeinizzazione che non utilizzano solventi, come il metodo a base di acqua o il metodo a base di anidride carbonica.

In terzo luogo, ci possono essere alcune differenze di gusto tra il caffè decaffeinato e quello normale. Poiché il processo di decaffeinizzazione può influire sulla composizione chimica del chicco di caffè, il caffè decaffeinato può avere un sapore leggermente diverso rispetto al caffè normale. Tuttavia, molte persone affermano di non notare alcuna differenza significativa nel sapore tra i due tipi di caffè.

Infine, è importante notare che il caffè decaffeinato non è completamente privo di caffeina. Anche se la quantità di caffeina è significativamente ridotta rispetto al caffè normale, il caffè decaffeinato non è consigliato per le persone che sono estremamente sensibili alla caffeina o che cercano di eliminare completamente la caffeina dalla loro dieta.

In conclusione, il caffè decaffeinato e quello normale differiscono principalmente per il contenuto di caffeina e per il processo di decaffeinizzazione. Tuttavia, entrambi i tipi di caffè offrono il delizioso sapore del caffè e possono essere consumati a seconda delle preferenze individuali.