Il gomito del tennista, noto anche come epicondilite laterale, è una lesione comune che colpisce il gomito, causando dolore e limitazione nei movimenti del braccio. Questa condizione prende il nome dal fatto che è spesso riscontrata tra i giocatori di tennis, ma può verificarsi anche in altri sport o attività che coinvolgono ripetitive sollecitazioni del braccio e del polso.
L’epicondilite laterale si verifica quando i tendini che collegano i muscoli dell’avambraccio all’epicondilo laterale del gomito diventano infiammati a causa dell’eccessivo sforzo. Ciò può causare dolore e rigidità nel gomito, che possono peggiorare quando si sollevano oggetti pesanti o si fanno determinati movimenti.
Le possibili cause dell’epicondilite laterale includono l’eccessivo uso del braccio e del polso, come ad esempio nei movimenti ripetitivi del tennis, del golf, della palla a mano, del sollevamento pesi e di altre attività sportive e non. Anche la cattiva postura, l’uso di strumenti a mano, come il martello o il cacciavite, e la mancanza di forza muscolare nell’avambraccio possono aumentare il rischio di sviluppare l’epicondilite laterale.
I sintomi dell’epicondilite laterale possono includere dolore, debolezza muscolare, sensibilità e gonfiore nel gomito. In alcuni casi, il dolore può irradiarsi lungo l’avambraccio e il polso. Il dolore può essere peggiorato dal movimento del braccio o del polso e può essere particolarmente acuto quando si afferra o si solleva oggetti pesanti.
Esistono diverse opzioni di trattamento per l’epicondilite laterale. In primo luogo, il riposo è essenziale per ridurre l’infiammazione e il dolore. Questo può significare evitare attività che causano dolore, come sollevare oggetti pesanti o partecipare a sport che richiedono un uso eccessivo del braccio e del polso. In alcuni casi, può essere necessario indossare un tutore o una stecca per immobilizzare il gomito e ridurre lo stress sui tendini infiammati.
Inoltre, gli esercizi di stretching e di rinforzo muscolare dell’avambraccio possono aiutare a prevenire la ripetizione dell’epicondilite laterale. Questi esercizi possono essere eseguiti con l’ausilio di un terapista occupazionale o fisioterapista.
L’applicazione di ghiaccio sul gomito può anche aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore. Questo può essere fatto tenendo il ghiaccio sul gomito per 15-20 minuti alla volta, diverse volte al giorno.
In alcuni casi, può essere necessario assumere farmaci anti-infiammatori non steroidei per ridurre l’infiammazione e il dolore. Questi farmaci possono essere prescritti dal medico e possono essere assunti per via orale o applicati localmente sotto forma di pomate o gel. Tuttavia, è importante consultare il medico prima di assumere qualsiasi farmaco, in quanto possono avere effetti collaterali e interazioni con altri farmaci.
In alcuni casi più gravi, può essere necessario sottoporsi a terapia fisica o infiltrazioni di corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il dolore. Tuttavia, queste opzioni di trattamento sono generalmente riservate solo ai casi più gravi e possono comportare alcuni rischi.
In generale, la prevenzione è la chiave per prevenire l’epicondilite laterale. Ciò significa evitare o ridurre l’uso eccessivo del braccio e del polso, mantenere una buona postura, eseguire esercizi di stretching e di rinforzo muscolare dell’avambraccio e usare correttamente gli strumenti a mano.
In sintesi, l’epicondilite laterale, o gomito del tennista, è una lesione comune che colpisce il gomito a causa dell’eccessivo sforzo ripetitivo. I sintomi includono dolore, debolezza muscolare, sensibilità e gonfiore nel gomito. Il riposo, gli esercizi di stretching e di rinforzo muscolare, l’applicazione di ghiaccio e l’assunzione di farmaci anti-infiammatori possono aiutare a ridurre l’infiammazione e il dolore. La prevenzione è la chiave per prevenire l’epicondilite laterale, e ciò significa evitare o ridurre l’uso eccessivo del braccio e del polso, mantenere una buona postura e usare correttamente gli strumenti a mano. Se i sintomi persistono o peggiorano, è importante consultare il medico per valutare opzioni di trattamento aggiuntive.

