6 cibi che possono aumentare l’infiammazione del nostro organismo

di Sergio Amodei

Ti sei mai chiesto quali sono i cibi che possono causare o peggiorare l’infiammazione del nostro organismo? L’infiammazione è una reazione naturale del sistema immunitario a un’aggressione esterna, come un’infezione o una ferita. Tuttavia, quando l’infiammazione diventa cronica, può danneggiare i tessuti e gli organi, favorendo lo sviluppo di malattie come l’artrite, il diabete, le malattie cardiache e il cancro.

Esistono diversi fattori che possono scatenare o alimentare l’infiammazione cronica, tra cui lo stress, la mancanza di esercizio fisico, l’inquinamento ambientale e, soprattutto, l’alimentazione. Infatti, alcuni cibi possono avere un effetto pro-infiammatorio sul nostro organismo, aumentando la produzione di sostanze chimiche chiamate citochine, che stimolano la risposta infiammatoria.

Quali sono questi cibi da evitare o limitare per ridurre l’infiammazione? Ecco una lista dei 6 principali cibi infiammatori:

  1. Zucchero e dolcificanti artificiali. Lo zucchero è uno dei principali nemici della salute, in quanto provoca un aumento dei livelli di insulina nel sangue, che a sua volta stimola l’infiammazione. Inoltre, lo zucchero favorisce la crescita di batteri e funghi nell’intestino, alterando la flora batterica e compromettendo la funzione immunitaria. Anche i dolcificanti artificiali, come l’aspartame e il sucralosio, possono avere effetti negativi sull’organismo, in quanto possono alterare il metabolismo e la sensibilità all’insulina. Meglio optare per dolcificanti naturali, come il miele, lo sciroppo d’acero o la stevia.
  2. Farine raffinate e prodotti da forno. Le farine raffinate sono quelle che hanno subito un processo di lavorazione che ne elimina le fibre, i minerali e le vitamine. Queste farine sono presenti in molti prodotti da forno, come pane, pasta, pizza, biscotti, torte e dolci. Questi alimenti hanno un alto indice glicemico, cioè provocano un rapido aumento della glicemia nel sangue, che a sua volta stimola l’infiammazione. Inoltre, le farine raffinate possono contenere additivi chimici, come coloranti e conservanti, che possono irritare il sistema digestivo e immunitario. Meglio scegliere farine integrali o alternative senza glutine, come la farina di riso, di mais o di mandorle.
  3. Oli vegetali raffinati e grassi trans. Gli oli vegetali raffinati sono quelli che hanno subito un processo di estrazione industriale che ne altera la composizione chimica e ne riduce le proprietà nutritive. Questi oli sono presenti in molti prodotti confezionati, come margarine, snack, patatine e salse. Questi oli sono ricchi di acidi grassi omega-6, che in eccesso possono favorire l’infiammazione. Inoltre, questi oli possono contenere grassi trans, che sono grassi artificiali creati per aumentare la durata e la consistenza dei prodotti alimentari. I grassi trans sono dannosi per la salute cardiovascolare e aumentano il rischio di infarto e ictus. Meglio preferire oli vegetali spremuti a freddo, come l’olio extravergine di oliva, di cocco o di lino.
  4. Carne rossa e salumi. La carne rossa e i salumi sono fonti di proteine animali che possono avere effetti pro-infiammatori sul nostro organismo. Infatti, questi alimenti contengono sostanze chimiche chiamate neu5gc e agglutinine, che possono scatenare una reazione immunitaria nel nostro organismo. Inoltre, questi alimenti sono ricchi di grassi saturi e colesterolo, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Infine, questi alimenti possono contenere ormoni, antibiotici e conservanti, che possono alterare il nostro equilibrio ormonale e la nostra flora batterica. Meglio limitare il consumo di carne rossa e salumi a una o due volte a settimana e scegliere carni magre e biologiche.
  5. Latticini e derivati. I latticini e i loro derivati, come il latte, lo yogurt, il formaggio e il burro, sono fonti di proteine animali che possono avere effetti infiammatori sul nostro organismo. Infatti, questi alimenti contengono una proteina chiamata caseina, che può essere difficile da digerire e può provocare allergie o intolleranze. Inoltre, questi alimenti sono ricchi di grassi saturi e colesterolo, che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Infine, questi alimenti possono contenere ormoni, antibiotici e conservanti, che possono alterare il nostro equilibrio ormonale e la nostra flora batterica. Meglio scegliere latticini magri e biologici o alternative vegetali, come il latte di soia, di mandorla o di riso.
  6. Alcol e caffeina. L’alcol e la caffeina sono due sostanze che possono avere effetti infiammatori sul nostro organismo. Infatti, queste sostanze possono aumentare la produzione di radicali liberi, che sono molecole instabili che danneggiano le cellule e i tessuti. Inoltre, queste sostanze possono alterare il pH del sangue, rendendolo più acido e favorendo l’infiammazione. Infine, queste sostanze possono interferire con il sonno, che è essenziale per la rigenerazione cellulare e la riduzione dell’infiammazione. Meglio limitare il consumo di alcol e caffeina a una o due tazze al giorno e preferire bevande antiossidanti, come il tè verde, il succo di melograno o l’acqua con limone.

Questi sono alcuni dei cibi che possono aumentare l’infiammazione del corpo e che sarebbe bene evitare o limitare per preservare la nostra salute. Ovviamente, non si tratta di eliminare completamente questi cibi dalla nostra dieta, ma di consumarli con moderazione e consapevolezza. Inoltre, è importante integrare la nostra alimentazione con cibi anti-infiammatori, come frutta, verdura, cereali integrali, legumi, noci, semi, pesce azzurro e spezie. Infine, è fondamentale adottare uno stile di vita sano, che preveda una regolare attività fisica, un adeguato riposo notturno e una gestione dello stress. Solo così potremo contrastare l’infiammazione cronica e prevenire le malattie ad essa associate.

Foto Sergio Amodei

Il cibo spazzatura: il nemico della salute

Il cibo spazzatura ci attrae per il suo aspetto e il suo sapore indubbiamente buono. Quando mangiamo cibi molto ricchi di calorie, il nostro cervello produce dopamina, una sostanza che ci fa provare una sensazione di piacere. In questo modo il nostro organismo premia le azioni più utili alla sua sopravvivenza. Nel junk food, ogni boccone contiene una grande dose di calorie e la grande quantità di dopamina liberata quando lo mangiamo è così alta da creare dipendenza.

L’abuso di cibo spazzatura può accellerare l’invecchiamento dei neuroni e causarne la degenerazione. Inoltre un pasto altamente calorico e povero di nutrienti può compromettere il funzionamento della nostra mente.