Le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie?

di Sergio Amodei

Le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie? Questa è una domanda che molti automobilisti si pongono, soprattutto quando viaggiano con bambini o passeggeri. La risposta è sì, le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie per legge in Italia e in tutta l’Unione Europea. Ma perché sono così importanti? E quali sono le sanzioni per chi non le usa?

Le cinture di sicurezza posteriori sono un dispositivo di sicurezza passiva che riduce il rischio di lesioni gravi o mortali in caso di incidente stradale. Le cinture di sicurezza posteriori impediscono ai passeggeri di essere sbalzati fuori dal veicolo o di colpire con violenza il sedile anteriore, il cruscotto, il parabrezza o altri oggetti.

Secondo uno studio dell’Unione Europea, l’uso delle cinture di sicurezza posteriori può ridurre del 25% il rischio di morte e del 45% il rischio di lesioni gravi per i passeggeri posteriori. Inoltre, l’uso delle cinture di sicurezza posteriori può proteggere anche i passeggeri anteriori, riducendo del 15% il rischio di morte e del 20% il rischio di lesioni gravi per loro.

La legge italiana prevede che tutti i passeggeri debbano indossare le cinture di sicurezza, sia anteriori che posteriori, quando il veicolo è in movimento. L’obbligo vale anche per i bambini, che devono essere trasportati con appositi sistemi di ritenuta omologati in base all’età, al peso e all’altezza. Chi non rispetta l’obbligo delle cinture di sicurezza posteriori rischia una multa da 84 a 335 euro e la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva nel biennio, la sanzione può arrivare fino alla sospensione della patente da uno a tre mesi.

Come si può vedere, le cinture di sicurezza posteriori sono obbligatorie non solo per legge, ma anche per buon senso. Indossare le cinture di sicurezza posteriori significa salvare la propria vita e quella degli altri. Non dimenticatevi mai di allacciarle prima di partire e fate in modo che anche i vostri passeggeri lo facciano. La sicurezza stradale è una responsabilità di tutti.

Foto: Sergio Amodei

Le nuove norme del codice della strada 2023: sicurezza stradale al primo posto

Il futuro Codice della Strada del 2023 introdurrà significative innovazioni volte a garantire maggiore sicurezza stradale e a ridurre il numero di incidenti.

Uno degli aspetti principali riguarda l’adozione di un tasso alcolemico zero per coloro che si mettono alla guida. Se hai già subito una condanna per guida in stato di ebbrezza, sarai obbligato ad installare sull’auto un alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore se viene rilevato anche il minimo tasso alcolico. Di conseguenza, non sarà più possibile guidare dopo aver consumato qualsiasi quantità di alcol.

Inoltre, verranno applicate norme più severe per chiunque faccia uso di droghe. Non sarà più necessario dimostrare l’alterazione psico-fisica, ma sarà sufficiente risultare positivi a un test rapido effettuato in caso di controllo da parte delle autorità. In caso di esito positivo, si incorrerà nella revoca della patente e in un divieto di ottenere una nuova patente per un periodo di tre anni.

Un’altra novità riguarda l’utilizzo dei telefoni cellulari durante la guida. In questi casi, verrà applicata una sospensione breve della patente, della durata di 7 giorni, estendibile fino a 15 giorni per coloro che hanno meno di 20 punti sulla patente. Pertanto, se si utilizza il telefono mentre si guida, si potrebbe incorrere nella sospensione della patente per un breve periodo.

Il nuovo Codice della Strada prevede anche maggiori protezioni per i ciclisti, compresi quelli che utilizzano biciclette a pedalata assistita. Saranno introdotte norme che disciplineranno i sorpassi nei centri abitati e sulle strade extraurbane, richiedendo ai conducenti di veicoli a motore di prestare particolare attenzione durante i sorpassi di ciclisti.

Infine, sarà obbligatorio indossare un casco, avere una targa e un’assicurazione per i conducenti di monopattini. Sarà vietato circolare con i monopattini nelle zone extraurbane, e sarà prevista la possibilità di bloccare a distanza i veicoli in condivisione. Pertanto, chi utilizza un monopattino dovrà dotarsi di un casco, avere una targa e un’assicurazione, e non potrà circolare al di fuori delle aree urbane.

Foto: Life Of Pix