Phubbing: quando il tuo smartphone diventa un ostacolo alle relazioni umane

di Sergio Amodei

Ti è mai capitato di essere a cena con la tua famiglia o con i tuoi amici e di sentirti trascurato perché tutti sono impegnati a guardare il loro smartphone? Se la risposta è sì, allora sei stato vittima di un fenomeno chiamato “phubbing”. Questo termine, nato dalla fusione delle parole inglesi “phone” e “snubbing”, si riferisce all’abitudine di ignorare le persone a favore del proprio dispositivo mobile. È diventato un problema comune nella vita quotidiana, che può avere conseguenze negative sulle relazioni interpersonali, sull’autostima e sul benessere psicologico.

Ma perché avviene? Quali sono le cause e le motivazioni di questo comportamento? E soprattutto, come si può prevenire o contrastare il phubbing? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande, basandoci su alcune ricerche scientifiche e su alcuni consigli pratici.

Le cause del phubbing

Il phubbing è un fenomeno complesso, che dipende da diversi fattori individuali e sociali. Tra questi, possiamo citare:

  • La dipendenza dallo smartphone. Alcune persone sviluppano una vera e propria dipendenza dal loro dispositivo mobile, che diventa una fonte di gratificazione, di evasione e di sicurezza. Queste persone sentono il bisogno di controllare costantemente il loro smartphone, anche quando sono in compagnia di altre persone, per non perdere nessuna notifica, messaggio o aggiornamento. In questo caso, il phubbing è un sintomo di un disturbo più profondo, che richiede un intervento psicologico.
  • La noia. Altre persone si annoiano facilmente della conversazione o dell’attività che stanno svolgendo con gli altri. Il loro smartphone diventa un modo per distrarsi e per cercare stimoli più interessanti o divertenti. In questo caso, il phubbing è un segno di scarsa motivazione, di disinteresse o di insoddisfazione verso la situazione presente.
  • La mancanza di educazione. Infine, ci sono persone che non hanno una buona educazione o non rispettano le regole della buona convivenza. Queste persone non si rendono conto o non si curano dell’impatto negativo che il loro comportamento ha sugli altri. Il loro smartphone diventa un modo per affermare la propria importanza o superiorità, o per esprimere il proprio dissenso o disprezzo verso gli altri.

Le conseguenze del phubbing

Il phubbing non è un comportamento innocuo o irrilevante. Al contrario, può avere effetti negativi sia su chi lo subisce che su chi lo pratica. Vediamone alcuni:

  • Il phubbing danneggia le relazioni interpersonali. Chi viene ignorato dal proprio interlocutore si sente escluso, rifiutato, svalutato e frustrato. Questo può generare conflitti, rancori, gelosie e incomprensioni tra le persone coinvolte. Inoltre, riduce la qualità della comunicazione e dell’interazione sociale, che diventano meno profonde, meno sincere e meno efficaci.
  • Il phubbing mina l’autostima. Chi viene trascurato dal proprio partner, dal proprio amico o dal proprio familiare si sente meno amato, meno apprezzato e meno importante. Questo può influire negativamente sulla propria autostima e sul proprio senso di sé. Inoltre, chi viene costantemente confrontato con le vite altrui attraverso lo smartphone può sviluppare sentimenti di invidia, di insicurezza e di inferiorità.
  • Il phubbing compromette il benessere psicologico. Chi subisce il phubbing può provare emozioni negative come tristezza, rabbia, ansia e solitudine. Queste emozioni possono a loro volta favorire lo sviluppo di disturbi psicologici come depressione, stress e fobia sociale. Inoltre, chi pratica il phubbing può perdere il contatto con la realtà e con se stesso, isolandosi dal mondo e dalle proprie emozioni.

Come prevenire o contrastare il phubbing

Il phubbing è un problema serio, che va affrontato con consapevolezza e responsabilità. Ecco alcuni suggerimenti per prevenirlo o contrastarlo:

  • Imposta delle regole chiare e condivise sull’uso dello smartphone. Quando sei in compagnia di altre persone, stabilisci delle regole sull’uso del tuo dispositivo mobile, come ad esempio spegnerlo, metterlo in modalità silenziosa o non controllarlo durante i pasti, le conversazioni o le attività comuni. Fai lo stesso con le persone con cui sei, chiedendo loro di rispettare le stesse regole. In questo modo, potrai evitare distrazioni e interruzioni, e dedicare la tua attenzione e il tuo tempo a chi ti sta accanto.
  • Sii selettivo e prioritario nell’uso dello smartphone. Quando sei in compagnia di altre persone, usa il tuo smartphone solo per le comunicazioni urgenti o importanti, come ad esempio una chiamata dal lavoro, una notizia di famiglia o una emergenza. Evita di usare il tuo smartphone per motivi futili o superficiali, come ad esempio guardare le foto dei tuoi amici sui social network, leggere le ultime notizie o giocare a un videogioco. In questo modo, potrai dimostrare rispetto e considerazione verso gli altri, e non perdere l’occasione di vivere il momento presente.
  • Sviluppa una relazione sana con il tuo smartphone. Se pensi di avere una dipendenza dal tuo dispositivo mobile, cerca di ridurne l’uso in modo graduale e progressivo. Imposta dei limiti di tempo e di frequenza nell’uso del tuo smartphone, e cerca di rispettarli. Trova delle alternative al tuo smartphone, come ad esempio leggere un libro, fare uno sport o coltivare una passione. Se necessario, chiedi l’aiuto di un professionista che ti possa aiutare a superare la tua dipendenza.
  • Sii empatico e assertivo con gli altri. Se sei vittima di phubbing da parte di qualcuno, cerca di capire le sue ragioni e le sue emozioni. Forse non si rende conto del suo comportamento, o forse ha dei problemi personali che lo spingono a rifugiarsi nel suo smartphone. In ogni caso, esprimi i tuoi sentimenti e i tuoi bisogni in modo chiaro e rispettoso. Fai capire all’altra persona come ti senti quando ti ignora, e cosa vorresti che facesse per cambiare la situazione. In questo modo, potrai favorire il dialogo e la comprensione reciproca.

Conclusione

Il phubbing è un fenomeno diffuso e dannoso, che va contrastato con consapevolezza e responsabilità. Il nostro smartphone è uno strumento utile e prezioso, ma non deve diventare una barriera o una minaccia per le nostre relazioni interpersonali. Impariamo a usare il nostro smartphone in modo equilibrato e intelligente, senza trascurare le persone che ci stanno vicino. Solo così potremo godere dei benefici della tecnologia senza rinunciare ai valori dell’umanità.

Foto: Stanislav Kondratiev