Cos’è il disturbo di personalità borderline?

Il disturbo borderline di personalità (BPD) è una condizione psicologica che si caratterizza per una forte instabilità emotiva, relazionale e comportamentale. Chi soffre di BPD ha difficoltà a regolare le proprie emozioni, a mantenere relazioni stabili e a gestire gli impulsi. Spesso si sente vuoto, solo, incompreso e ha paura di essere abbandonato.

Il termine “borderline” significa “al confine”, perché in passato si pensava che le persone con questo disturbo fossero al confine tra la nevrosi e la psicosi. Oggi sappiamo che il BPD non è né una nevrosi né una psicosi, ma un disturbo a sé stante, che richiede una diagnosi e un trattamento specifici.

Il BPD è più frequente nelle donne che negli uomini, e si stima che colpisca circa il 2% della popolazione generale. Le cause del BPD non sono ancora del tutto chiare, ma si ritiene che siano legate a una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Tra i fattori di rischio ci sono: l’aver subito traumi o abusi nell’infanzia, l’aver avuto genitori assenti o invalidanti, l’aver sofferto di disturbi dell’umore o dell’ansia.

I sintomi del BPD possono variare da persona a persona, ma in generale includono:

  • Alterazioni dell’umore: le persone con BPD possono passare da stati di euforia a stati di depressione in breve tempo, senza una causa apparente. Possono anche avere episodi di rabbia intensa o di ansia.
  • Difficoltà relazionali: le persone con BPD tendono a idealizzare o svalutare le persone con cui entrano in contatto, alternando momenti di attaccamento eccessivo a momenti di rifiuto o ostilità. Possono anche avere comportamenti manipolativi o possessivi, o fare ricorso al ricatto emotivo per evitare l’abbandono.
  • Disturbi dell’identità: le persone con BPD hanno una scarsa immagine di sé e un senso di vuoto interiore. Possono cambiare spesso opinione, gusti, valori, obiettivi e ruoli sociali, senza avere una chiara idea di chi sono e cosa vogliono.
  • Impulsività: le persone con BPD possono agire in modo impulsivo e irresponsabile, mettendo a rischio la propria salute o sicurezza. Possono ad esempio abusare di alcol o droghe, spendere troppo denaro, avere rapporti sessuali a rischio o guidare in modo pericoloso.
  • Comportamenti autolesivi o suicidari: le persone con BPD possono ferirsi fisicamente o tentare il suicidio come modo per esprimere il proprio dolore, per chiedere aiuto o per punirsi. Questi comportamenti non sono sempre intenzionali o premeditati, ma possono essere scatenati da eventi stressanti o conflittuali.

Il BPD è un disturbo grave che può compromettere la qualità della vita delle persone che ne soffrono e dei loro familiari. Tuttavia, esistono dei trattamenti efficaci che possono aiutare a gestire i sintomi e a migliorare il funzionamento sociale e personale. Tra i trattamenti più usati ci sono:

  • La psicoterapia: è il trattamento di prima scelta per il BPD. Consiste in un rapporto di aiuto tra il paziente e uno psicologo o uno psichiatra, che ha lo scopo di aiutare il paziente a comprendere le cause del suo disturbo, a modificare i suoi schemi di pensiero e comportamento disfunzionali, a regolare le sue emozioni e a sviluppare abilità relazionali e di coping. Esistono diversi tipi di psicoterapia per il BPD, tra cui la terapia dialettico-comportamentale (DBT), la terapia basata sulla mentalizzazione (MBT) e la terapia focalizzata sul transfert (TFP).
  • I farmaci: non esiste un farmaco specifico per il BPD, ma alcuni farmaci possono essere usati per trattare alcuni sintomi associati, come la depressione, l’ansia, l’aggressività o le allucinazioni. I farmaci devono essere prescritti da uno psichiatra e devono essere assunti in combinazione con la psicoterapia, seguendo le indicazioni del medico.
  • Il supporto familiare: le famiglie delle persone con BPD possono avere un ruolo importante nel sostenere il loro caro e nel favorire il suo recupero. Per questo, possono beneficiare di interventi educativi, informativi e terapeutici, che li aiutino a capire il disturbo, a gestire le situazioni critiche, a comunicare in modo efficace e a prendersi cura di sé.

Il disturbo borderline di personalità è una sfida per chi ne soffre e per chi gli sta vicino, ma non è una condanna. Con il giusto trattamento e il giusto supporto, è possibile migliorare la propria condizione e vivere una vita più serena e soddisfacente.

Foto: Liza Summer