Come capire dove è stato pescato il tonno in scatola che acquistiamo

La FAO (Food and Agriculture Organization) è un’agenzia delle Nazioni Unite che si trova a Roma, il suo obiettivo principale è quello di aumentare i livelli di nutrizione, migliorare la produttività agricola, la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale.

Tra le varie attività che la FAO svolge, vi è la gestione delle zone di pesca. Attraverso una suddivisione accurata, l’organizzazione ha delimitato il pianeta in diverse regioni marine, le cosiddette zone di pesca, allo scopo di condurre valutazioni statistiche adeguate. Un esempio emblematico è la zona FAO n. 37, che comprende estese porzioni del Mar Mediterraneo e del Mar Nero, abbracciando un vasto territorio di risorse ittiche.

Le zone di pesca rivestono un ruolo fondamentale in quanto consentono di monitorare attentamente le attività di pesca e di assicurare una gestione sostenibile delle risorse marine. La FAO collabora attivamente con governi e organizzazioni internazionali al fine di stabilire norme e limiti che regolamentino l’attività di pesca all’interno delle diverse zone.

Attraverso questo impegno congiunto, la FAO si adopera con determinazione per preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino e prevenire uno sfruttamento eccessivo delle risorse ittiche. Inoltre, le zone di pesca contribuiscono a garantire che le attività di pesca si svolgano nel pieno rispetto delle leggi e che i consumatori abbiano la possibilità di tracciare l’origine del pesce che acquistano.

La gestione delle zone di pesca è un compito complesso che richiede la collaborazione di molte parti interessate. La FAO lavora in stretta sinergia con governi, organizzazioni internazionali, scienziati, pescatori e altre parti interessate per garantire il rispetto delle regole stabilite per la pesca all’interno di ciascuna zona.

Parallelamente, la FAO promuove la ricerca scientifica per approfondire la comprensione dell’impatto delle attività di pesca sull’ecosistema marino e per sviluppare metodologie sempre più sostenibili. Inoltre, l’organizzazione fornisce assistenza tecnica ai paesi in via di sviluppo per aiutarli nella gestione responsabile delle proprie risorse ittiche.

Alcune delle principali zone di pesca FAO includono:

18: Mar Artico
21: Atlantico nord-occidentale
27: Atlantico nord-orientale e Mar Baltico
31: Atlantico centro-occidentale
34: Atlantico centro-orientale
37: Mediterraneo e Mar Nero
41: Atlantico sud-occidentale
47: Atlantico sud-orientale
48-58-88: Oceano Antartico
51-57: Oceano Indiano
61-67-71-77-81-87: Oceano Pacifico

Quindi la prossima volta che acquisti il tonno in scatola leggi attentamente il numero indicato sulla confezione, per risalire alla zona di pesca. FAO 37 per esempio significa che è stato pescato nel Mar Mediterraneo.

Foto: ArtHouse Studio