di Sergio Amodei
David Gilmour, l’iconico chitarrista dei Pink Floyd, è un nome che risuona con milioni di appassionati di musica in tutto il mondo. Con i suoi assoli di chitarra melodici e malinconici, le voci evocative e il talento nel comporre canzoni, Gilmour ha lasciato un segno indelebile nel mondo della musica rock. In questo articolo, esploreremo la vita, la carriera e il genio musicale di David Gilmour, l’uomo che ha contribuito a plasmare il suono di una delle più grandi band rock della storia.
Le Prime Fasi della Vita e dell’Inizio Musicale
David Jon Gilmour è nato il 6 marzo 1946 a Cambridge, in Inghilterra. Suo padre, Douglas Gilmour, era un docente di zoologia, mentre sua madre, Sylvia, era un’insegnante. Cresciuto in una famiglia di classe media, il giovane David ha mostrato un precoce interesse per la musica. Suo padre lo ha introdotto al mondo degli strumenti a fiato, e David ha iniziato a suonare la tromba all’età di 11 anni. Tuttavia, il suo vero viaggio musicale ha avuto inizio all’età di 13 anni quando ha preso in mano la chitarra.
Le prime influenze musicali di Gilmour includevano leggende del blues come B.B. King e Muddy Waters, oltre ai pionieri del rock and roll come Elvis Presley e Chuck Berry. Ha affinato le sue abilità con la chitarra suonando in band locali e ha presto capito che la musica era la sua vera vocazione. Questa consapevolezza lo avrebbe portato a un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.
L’Ingresso nei Pink Floyd
Nel 1967, David Gilmour è stato invitato a unirsi a una band relativamente sconosciuta chiamata Pink Floyd. Gilmour è stato inizialmente inserito come sostituto di Syd Barrett, ma il suo ruolo nella band si è evoluto rapidamente diventando parte integrante del loro processo creativo.
L’arrivo di Gilmour segnò una svolta nella storia dei Pink Floyd. Le sue eccezionali abilità con la chitarra e la sua capacità di creare bellissime melodie hanno dato nuova vita alla band. Ha condiviso le parti vocali con Roger Waters, aggiungendo la sua voce distintiva e malinconica al suono della band. Il suo primo album con i Pink Floyd, “A Saucerful of Secrets” (1968), ha mostrato il suo talento con la chitarra e ha segnato l’inizio di una leggendaria collaborazione.
L’Era d’Oro dei Pink Floyd
Gli anni ’70 hanno visto i Pink Floyd entrare nella loro era d’oro con album come “Meddle” (1971), “The Dark Side of the Moon” (1973), “Wish You Were Here” (1975) e “Animals” (1977). La chitarra di David Gilmour e le sue abilità di compositore hanno giocato un ruolo fondamentale nel definire il suono della band durante questo periodo.
“The Dark Side of the Moon”, in particolare, è spesso considerato uno dei più grandi album nella storia del rock. Gli assoli di chitarra emotivi di Gilmour su brani come “Time” e “Money” sono senza tempo e continuano a risuonare tra i fan di tutte le generazioni. La sua capacità di comunicare emozioni profonde attraverso la sua chitarra lo ha reso un artista eccezionale in un genere noto per i virtuosi.
“Wish You Were Here” ha ulteriormente solidificato la reputazione di Gilmour come virtuoso della chitarra. Il brano principale, con la sua intro di chitarra malinconica e i testi commoventi, rimane un inno alla nostalgia. Il lavoro di chitarra di Gilmour in questo album ha mostrato non solo la competenza tecnica, ma anche una profonda connessione emotiva con la musica.
Gilmour come Compositore
Mentre Roger Waters era il principale autore dei testi per i Pink Floyd, David Gilmour ha contribuito significativamente alla composizione delle canzoni della band. Le sue composizioni esploravano spesso temi legati all’introspezione, all’amore e alla condizione umana. Brani come “Comfortably Numb“, “Shine On You Crazy Diamond” e “Us and Them” portano il marchio di Gilmour, dimostrando la sua capacità di creare canzoni intricate ed emotivamente coinvolgenti.
“Comfortably Numb“, in particolare, si distingue come uno dei capolavori di Gilmour. Gli assoli di chitarra avvolgenti e i testi commoventi lo hanno reso un classico senza tempo, e le performance dal vivo di Gilmour di questo brano sono leggendarie per la loro intensità e profondità emotiva.
Carriera Solista
Oltre al suo lavoro con i Pink Floyd, David Gilmour ha intrapreso anche una carriera solista di successo. Il suo album di debutto omonimo, “David Gilmour” (1978), ha mostrato le sue abilità di compositore e ha presentato collaborazioni con artisti come Roy Harper e Rick Wills. Il brano principale dell’album, “There’s No Way Out of Here”, ha dimostrato la capacità di Gilmour di creare musica che era allo stesso tempo introspettiva e accessibile.
Gilmour ha continuato a pubblicare album da solista nel corso degli anni, con uscite degne di nota come “About Face” (1984) e “On an Island” (2006). Questi album gli hanno permesso di esplorare i suoi interessi musicali al di fuori dei confini dei Pink Floyd, e il suo lavoro da solista è stato accolto positivamente sia dai fan che dalla critica.
Esibizioni dal Vivo
Una delle più grandi qualità di David Gilmour è la sua capacità di offrire esibizioni dal vivo affascinanti. I suoi assoli di chitarra, hanno lasciato il pubblico a bocca aperta per decenni. La sua maestria nell’uso dello strumento è evidente durante i suoi concerti dal vivo, in cui ricrea senza sforzo gli assoli iconici diventati un marchio dei Pink Floyd.
Le esibizioni dal vivo degne di nota includono “Pulse” (1994), un album e video registrato durante il tour di “The Division Bell” dei Pink Floyd, e “Live at Pompeii” (2016), in cui Gilmour si è esibito nell’antico anfiteatro romano. Queste performance mettono in mostra il suo talento duraturo e la sua capacità di connettersi con il pubblico in modo profondo.
Eredità e Influenza
L’influenza di David Gilmour nel mondo della musica si estende ben oltre i Pink Floyd. Il suo suono malinconico ha ispirato innumerevoli chitarristi e musicisti di ogni genere. La sua capacità di suonare la chitarra come mezzo di espressione emotiva ha stabilito uno standard per ciò che significa essere un chitarrista virtuoso.
Inoltre, i contributi di Gilmour alla discografia dei Pink Floyd hanno solidificato la posizione della band nella storia del rock. Gli album che ha contribuito a creare sono classici senza tempo che continuano a catturare nuove generazioni di ascoltatori. La musica dei Pink Floyd, con la chitarra di Gilmour al centro, supera i confini del tempo e del genere, affascinando fan di tutte le età.
Conclusioni
David Gilmour, il chitarrista che ha definito i Pink Floyd, è una leggenda musicale il cui impatto nel mondo del rock è incalcolabile. I suoi assoli di chitarra malinconici, le vocali avvolgenti e la profonda scrittura delle canzoni hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica. Dai suoi primi giorni da giovane chitarrista a Cambridge alle sue esibizioni iconiche sul palcoscenico mondiale, il percorso di Gilmour è una testimonianza del potere della musica nel muovere cuori e anime.
Mentre i fan continuano a venerare la sua musica e le nuove generazioni scoprono la magia dei Pink Floyd, l’eredità di David Gilmour rimane viva e duratura. Non è solo un chitarrista; è un narratore musicale, e le sue storie continueranno a risuonare con noi per generazioni a venire.



