Il segreto delle abitudini: come cambiare il tuo comportamento

di Sergio Amodei

Hai mai notato quanto facilmente ci abituiamo a certi comportamenti, sia buoni che cattivi? A volte ci ritroviamo a fare cose senza nemmeno pensarci, come prendere il caffè la mattina o scorrere sui social media prima di dormire. Questo perché, come Charles Duhigg spiega nel suo libro “Il potere delle abitudini”, le abitudini guidano gran parte delle nostre azioni quotidiane. Queste routine invisibili possono plasmare la nostra vita, nel bene e nel male. Ma se comprendiamo come funzionano, possiamo imparare a modificarle e a usarle per il nostro vantaggio.

Che cos’è un’abitudine?

Un’abitudine è un comportamento automatico che viene innescato da un determinato segnale. Ad esempio, se sei solito accendere una sigaretta ogni volta che ti senti stressato, il segnale è lo stress, e l’abitudine è fumare. Il ciclo di un’abitudine è composto da tre elementi principali: segnale, routine e ricompensa. Questo è noto come il “ciclo dell’abitudine”.

  1. Segnale: Il segnale è l’elemento che innesca il comportamento. Può essere un’emozione, un evento o anche un orario specifico della giornata.
  2. Routine: Questa è l’azione che si ripete, cioè il comportamento abituale.
  3. Ricompensa: Alla fine del ciclo, c’è sempre una ricompensa che il nostro cervello cerca per rafforzare il comportamento. La ricompensa può essere fisica (come la sensazione di relax dopo aver fumato), emotiva (una sensazione di sollievo dallo stress) o semplicemente il piacere di aver completato un’azione familiare. Questo ciclo, una volta consolidato, diventa automatico e difficile da rompere.

Perché le abitudini sono così potenti?

Le abitudini sono potenti perché consentono al cervello di risparmiare energia. Invece di dover pensare costantemente a ogni piccola decisione, il cervello impara a “delegare” comportamenti ripetitivi alle abitudini. In questo modo, possiamo concentrarci su compiti più complessi. Tuttavia, questo meccanismo può funzionare sia a nostro favore che contro di noi. Le abitudini benefiche, come fare esercizio fisico regolarmente o mangiare sano, possono migliorare la nostra vita. D’altra parte, abitudini dannose, come procrastinare o mangiare cibi non salutari, possono diventare ostacoli significativi per il nostro benessere.

Le abitudini nel contesto sociale e lavorativo

Non sono solo le abitudini personali a essere potenti. Anche le abitudini di gruppo e aziendali giocano un ruolo cruciale. Duhigg illustra nel libro come alcune aziende di successo abbiano compreso il potere delle abitudini collettive per migliorare la produttività e l’efficienza. Un esempio iconico è quello di Starbucks, che ha investito molto nell’insegnare ai propri dipendenti routine specifiche per gestire situazioni stressanti con i clienti. In questo modo, l’azienda non solo migliora l’esperienza del cliente, ma anche il benessere dei lavoratori, che non devono inventarsi soluzioni in situazioni difficili, poiché hanno una routine predefinita da seguire.

Come cambiare un’abitudine

La buona notizia è che le abitudini possono essere cambiate. Anche se una routine consolidata sembra incisa nella pietra, è possibile riprogrammarla seguendo alcuni passaggi fondamentali. Ecco come:

  1. Identificare il Segnale: Il primo passo per cambiare un’abitudine è comprendere cosa la innesca. Può trattarsi di un’emozione, un luogo, una persona o un momento della giornata. Riconoscere il segnale è cruciale per poter intervenire consapevolmente.
  2. Modificare la Routine: Una volta che hai identificato il segnale, il passo successivo è sostituire la vecchia routine con una nuova. Ad esempio, se la tua abitudine è mangiare snack poco salutari quando sei annoiato, prova a sostituire questa azione con una passeggiata o una tazza di tè.
  3. Trovare una Ricompensa Alternativa: La nuova routine deve essere associata a una ricompensa gratificante. Se non trovi una ricompensa valida, sarà difficile mantenere il nuovo comportamento. Inizia con piccole ricompense per mantenere alta la motivazione.
  4. Ripetere e Perseverare: Cambiare un’abitudine richiede tempo e costanza. Ripetendo la nuova routine ogni volta che si presenta il segnale, il cervello inizierà gradualmente a preferire il nuovo comportamento.

La forza della consapevolezza

Un altro aspetto interessante del libro è che non dobbiamo sempre cambiare tutte le abitudini contemporaneamente per vedere un miglioramento nella nostra vita. A volte, concentrarsi su un’unica “abitudine chiave” può avere effetti a catena su altri comportamenti. Duhigg chiama queste “abitudini chiave” perché, cambiandole, possiamo creare uno slancio che ci aiuta a migliorare altre aree della nostra vita. Un esempio comune è l’abitudine all’esercizio fisico. Molte persone che iniziano a fare esercizio fisico regolarmente notano che, senza pensarci, iniziano anche a mangiare meglio e a dormire di più, perché il cambiamento di una singola abitudine ha un impatto positivo su altre.

Abitudini e libertà personale

Alcuni potrebbero vedere le abitudini come un vincolo, qualcosa che ci tiene prigionieri di comportamenti ripetitivi. Tuttavia, Duhigg suggerisce l’esatto contrario. Comprendere e padroneggiare il meccanismo delle abitudini ci dà in realtà maggiore libertà. Una volta che sappiamo come funzionano le abitudini, possiamo decidere quali mantenere, quali cambiare e come farlo. In questo modo, possiamo prendere il controllo della nostra vita e avvicinarci ai nostri obiettivi.

Il Ruolo della Motivazione

Un aspetto cruciale per il cambiamento delle abitudini è la motivazione. Senza una motivazione forte, è difficile mantenere il cambiamento a lungo termine. È per questo che, quando cerchiamo di modificare un’abitudine, è importante avere una ragione valida e personale. Ad esempio, se vuoi smettere di fumare, chiediti perché lo stai facendo: per migliorare la tua salute, per risparmiare denaro, per dare un buon esempio ai tuoi figli? Le ragioni emotive e profonde sono quelle che forniscono il carburante necessario per mantenere la costanza nel tempo.

Abitudini e Successo

Duhigg porta anche esempi di persone di successo che hanno saputo usare il potere delle abitudini per raggiungere i loro traguardi. Atleti, imprenditori e artisti spesso attribuiscono parte del loro successo a routine ben consolidate che li mantengono concentrati e produttivi. L’importanza di avere abitudini sane e produttive non riguarda solo il benessere personale, ma anche il raggiungimento di obiettivi più ambiziosi.

Conclusione

Le abitudini sono una forza potente che governa gran parte della nostra vita quotidiana, spesso senza che ce ne rendiamo conto. Ma il messaggio chiave de “Il potere delle abitudini” è che possiamo imparare a riconoscere e modificare queste routine, trasformandole in strumenti utili per migliorare la nostra vita. Cambiare un’abitudine non è facile e richiede tempo, ma con la giusta consapevolezza e determinazione, possiamo prendere il controllo dei nostri comportamenti automatici e usarli per raggiungere i nostri obiettivi. Il segreto sta nel capire il ciclo dell’abitudine, sperimentare nuove routine e trovare le ricompense giuste per mantenere il cambiamento nel lungo termine.

Foto: Kampus production

Affamato anche dopo aver mangiato? Scopri le cause e i rimedi

di Sergio Amodei

Se ti sei mai chiesto perché hai sempre fame, non sei il solo. Molte persone si sentono affamate anche dopo aver mangiato, e questo può dipendere da vari fattori. In questo articolo, cercheremo di spiegare alcune delle possibili cause della fame costante e come gestirla in modo sano.

La fame è una sensazione naturale che ci spinge a cercare il cibo quando il nostro corpo ne ha bisogno. Tuttavia, a volte la fame può essere influenzata da altri elementi, come le emozioni, le abitudini, gli ormoni, il metabolismo e il tipo di cibo che consumiamo.

Alcune delle cause più comuni della fame costante sono:

  • Lo stress: lo stress può aumentare i livelli di cortisolo, un ormone che stimola l’appetito e favorisce l’accumulo di grasso addominale. Lo stress può anche portare a mangiare per compensare le emozioni negative, come ansia, tristezza o noia.
  • La mancanza di sonno: dormire poco o male può alterare gli ormoni che regolano la fame e la sazietà, come la leptina e la grelina. La leptina segnala al cervello che siamo sazi, mentre la grelina stimola la fame. Quando dormiamo poco, la leptina diminuisce e la grelina aumenta, facendoci sentire più affamati.
  • Il consumo di cibi ipercalorici e poco nutrienti: i cibi ricchi di zuccheri, grassi e sale possono creare una sorta di dipendenza, inducendoci a mangiarne sempre di più per soddisfare il nostro palato. Questi cibi, però, non forniscono al nostro corpo le vitamine, i minerali e le fibre di cui ha bisogno, e quindi non ci fanno sentire sazi a lungo.
  • La disidratazione: spesso confondiamo la sete con la fame, e beviamo troppo poco. L’acqua è essenziale per il nostro organismo, e aiuta a regolare il senso di fame. Bere almeno due litri di acqua al giorno può aiutarci a controllare l’appetito e a eliminare le tossine.
  • L’attività fisica: fare esercizio fisico regolarmente è importante per la nostra salute, ma può anche aumentare il nostro fabbisogno calorico. Se non compensiamo adeguatamente le calorie bruciate con il cibo, possiamo sentirci più affamati del normale. Per questo, è bene scegliere degli snack sani e nutrienti da consumare prima e dopo l’allenamento.

Come gestire la fame costante?

Se ti senti sempre affamato, non devi per forza rinunciare al cibo o seguire delle diete drastiche. Ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare per regolare il tuo appetito e mangiare in modo equilibrato:

  • Fai cinque pasti al giorno: colazione, spuntino mattutino, pranzo, merenda e cena. Questo ti aiuterà a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a evitare gli attacchi di fame improvvisa.
  • Scegli cibi sani e nutrienti: privilegia i cibi integrali, le verdure, la frutta, le proteine magre, i legumi e i grassi buoni. Evita i cibi raffinati, trasformati, fritti e zuccherati. Questi cibi ti faranno sentire sazio più a lungo e ti forniranno l’energia e i nutrienti necessari.
  • Mastica bene: masticare bene il cibo favorisce la digestione e aiuta a percepire meglio il senso di sazietà. Inoltre, masticare lentamente ti permette di gustare meglio il cibo e di apprezzarne i sapori.
  • Bevi acqua: come detto prima, l’acqua è fondamentale per il nostro organismo e per il controllo della fame. Bevi un bicchiere d’acqua prima dei pasti, e durante la giornata. Se non ti piace l’acqua naturale, puoi aromatizzarla con limone, menta, cetriolo o frutti di bosco.
  • Ascolta il tuo corpo: impara a distinguere la fame fisica dalla fame emotiva. La fame fisica si manifesta gradualmente, coinvolge lo stomaco e si placa con il cibo. La fame emotiva si manifesta improvvisamente, coinvolge la mente e non si placa con il cibo. Se ti rendi conto che stai mangiando per motivi emotivi, cerca di capire cosa ti sta turbando e cerca di affrontarlo in altro modo, come parlandone con qualcuno, facendo una passeggiata o praticando una tecnica di rilassamento.
Foto: Alena Darmel

Stress e sistema digestivo: come l’alimentazione può alleviare gli effetti negativi

Lo stress è un fattore comune nella vita moderna, e può avere un impatto significativo sul nostro benessere complessivo. Una delle aree più colpite dallo stress è il sistema digestivo. In questo articolo, esploreremo gli effetti dello stress sul sistema digestivo e come l’alimentazione può aiutare a ridurre gli effetti negativi. Scopriremo una varietà di cibi che possono fornire un sollievo naturale durante periodi di stress intenso.

Effetti dello stress sul sistema digestivo:

Quando siamo stressati, il nostro corpo reagisce attivandosi in modalità “lotta o fuga”. Durante questa risposta, il sistema nervoso simpatico viene attivato, mentre il sistema digestivo viene temporaneamente rallentato. Questo può portare a una serie di disturbi digestivi, come bruciore di stomaco, acidità, dolori addominali, diarrea o costipazione. Inoltre, lo stress può influenzare negativamente la composizione del microbiota intestinale, compromettendo la salute e la funzionalità del sistema digestivo nel lungo termine.

Fortunatamente, esistono una serie di cibi che possono aiutare a ridurre gli effetti negativi dello stress sul sistema digestivo. Le fibre alimentari, ad esempio, sono essenziali per mantenere un sistema digestivo sano. Cibi come frutta, verdura, cereali integrali e legumi sono ricchi di fibre e possono promuovere una buona regolarità intestinale.

Inoltre, il consumo di cibi probiotici può svolgere un ruolo importante nella promozione di una flora intestinale sana. Yogurt, kefir o kimchi sono solo alcune delle fonti ricche di probiotici che possono favorire il ripristino e il mantenimento di un equilibrio microbiota intestinale ottimale.

Gli alimenti ricchi di antiossidanti, come bacche, agrumi, verdure a foglia verde e frutta secca, possono aiutare a ridurre l’infiammazione nell’apparato digerente causata dallo stress. Questi alimenti forniscono anche vitamine e minerali essenziali per la salute generale del sistema digestivo.

È importante anche evitare cibi che possono irritare ulteriormente il sistema digestivo durante periodi di stress. Alimenti ricchi di grassi saturi, cibi piccanti, bevande gassate e alcol possono contribuire all’infiammazione e all’irritazione gastrica. Limitare o evitare questi alimenti può ridurre i sintomi digestivi associati allo stress.

Strategie alimentari per gestire lo stress:

Oltre a una corretta alimentazione, ci sono altre strategie che possono aiutare a gestire lo stress e migliorare la salute digestiva. Ad esempio, prendersi del tempo per mangiare lentamente e consapevolmente può favorire una migliore digestione e ridurre la sensazione di disagio. Fare piccoli pasti frequenti anziché pasti abbondanti può anche alleviare la pressione sul sistema digestivo.

L’idratazione adeguata è fondamentale per mantenere un sistema digestivo sano. Bere abbondante acqua durante il giorno può favorire una corretta idratazione e una buona motilità intestinale.

Lo stress può spesso portare a scelte alimentari sbagliate o a eccessi di cibo. Mantenere una dieta bilanciata ed evitare il sovraccarico di zuccheri raffinati, grassi saturi e cibi ultraprocessati può contribuire a mantenere il sistema digestivo in equilibrio.

Conclusioni:

Lo stress può influenzare negativamente il sistema digestivo, causando una serie di disturbi e compromettendo la salute generale. Tuttavia, l’alimentazione può svolgere un ruolo chiave nel promuovere la salute digestiva e alleviare gli effetti negativi dello stress. Consumare cibi ricchi di fibre, probiotici e antiossidanti, insieme a una corretta idratazione, può aiutare a mantenere un sistema digestivo sano e funzionante. Integrare queste abitudini alimentari sane con strategie di gestione dello stress efficaci può portare a una migliore salute generale e benessere.

Foto: Tamanna Rumee