di Sergio Amodei
Elon Musk, imprenditore e fondatore di Tesla e SpaceX, ha annunciato che la sua start-up Neuralink ha avviato la sperimentazione umana di chip cerebrali. Gli impianti, che sono piccoli e flessibili, vengono impiantati nel cervello attraverso un foro di 2 millimetri e sono progettati per migliorare la comunicazione tra il cervello e i computer.
Lo studio, che si chiama “Prime”, coinvolgerà un piccolo gruppo di volontari che hanno almeno 23 anni e non hanno malattie neurologiche o psichiatriche. I volontari saranno sottoposti a una procedura chirurgica per impiantare il chip nel cervello.
Lo studio durerà 18 mesi e si concentrerà su due aree principali:
- La capacità di controllare i dispositivi esterni con il pensiero
- La capacità di migliorare la funzione motoria nelle persone con lesioni spinali
I volontari che saranno selezionati riceveranno un compenso di 10.000 dollari per partecipare allo studio.
Musk ha affermato che gli impianti Neuralink hanno il potenziale di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il mondo. “Questa tecnologia potrebbe consentire alle persone con disabilità di recuperare la mobilità e la capacità di comunicare”, ha detto.
L’annuncio di Musk ha suscitato reazioni contrastanti. Alcuni esperti hanno espresso preoccupazione per i potenziali rischi associati all’impianto di microchip nel cervello, come l’infezione o il malfunzionamento dell’impianto.
I pro e i contro dei chip cerebrali Neuralink
I chip cerebrali Neuralink hanno il potenziale di offrire una serie di benefici, tra cui:
- Miglioramento della comunicazione tra il cervello e i computer
- Recupero della mobilità e della capacità di comunicare nelle persone con disabilità
- Nuove possibilità di trattamento per le malattie neurologiche
Tuttavia, ci sono anche alcuni potenziali rischi associati a questa tecnologia, tra cui:
- Infezione
- Malfunzionamento dell’impianto
- Problemi di privacy
È importante che i potenziali volontari per lo studio Neuralink siano consapevoli di questi rischi prima di prendere una decisione.
Conclusione
Lo studio Neuralink è un passo importante nello sviluppo della tecnologia dei chip cerebrali. I risultati dello studio potrebbero avere un impatto significativo sulla vita delle persone con disabilità e aprire nuove possibilità per il trattamento delle malattie neurologiche.
