Virus West Nile: sintomi e complicanze

1. Cos’è il Virus West Nile

Il Virus West Nile (WNV) è un agente patogeno appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, trasmesso all’uomo principalmente tramite la puntura di zanzare del genere Culex. Il ciclo di trasmissione coinvolge gli uccelli selvatici come serbatoi naturali e le zanzare come vettori. Gli esseri umani sono considerati ospiti occasionali e non rappresentano un anello essenziale per la diffusione del virus.

Il decorso dell’infezione è molto variabile: nella maggior parte dei casi è asintomatica, in altri provoca sintomi lievi paragonabili a un’influenza, mentre in una piccola percentuale può dare origine a complicazioni gravi a carico del sistema nervoso centrale.
Il periodo di incubazione varia mediamente da 2 a 14 giorni, ma nei soggetti con difese immunitarie ridotte può estendersi fino a tre settimane.


2. Infezioni asintomatiche

Circa l’80% delle persone infettate dal Virus West Nile non sviluppa alcun sintomo. In questi casi, l’infezione viene scoperta solo casualmente, ad esempio durante controlli di laboratorio o screening del sangue.


3. Forme lievi

Circa il 20% dei soggetti infetti sviluppa una sintomatologia lieve, di tipo simil-influenzale, che può durare da pochi giorni fino a un paio di settimane. In genere si tratta di disturbi autolimitanti che non richiedono terapie specifiche, ma solo riposo e idratazione.

I sintomi più comuni comprendono:

  • Febbre leggera o moderata
  • Mal di testa
  • Dolori muscolari e articolari
  • Stanchezza e spossatezza generalizzata
  • Nausea, talvolta accompagnata da vomito o diarrea
  • Eruzioni cutanee, soprattutto nella zona del tronco
  • Ingrossamento dei linfonodi

Nei giovani, la febbre può essere più elevata e accompagnata da dolori diffusi e arrossamento degli occhi. Nei bambini, invece, spesso si presenta solo una febbricola senza altri sintomi rilevanti.

Anche quando i sintomi si risolvono, non è raro che permanga una sensazione di stanchezza per diverse settimane.


4. Forme gravi e neuroinvasive

In meno dell’1% dei casi, il virus riesce a superare le difese immunitarie e raggiunge il sistema nervoso centrale, provocando patologie gravi come meningite, encefalite o paralisi flaccida acuta. Queste forme, definite “neuroinvasive”, richiedono ricovero immediato e possono avere esiti permanenti o, nei casi più gravi, essere letali.

I sintomi tipici delle forme neuroinvasive includono:

  • Febbre alta
  • Forte mal di testa
  • Rigidità del collo
  • Confusione mentale, disorientamento o alterazioni dello stato di coscienza
  • Tremori, spasmi muscolari e convulsioni
  • Debolezza muscolare marcata, a volte fino alla paralisi parziale o completa di uno o più arti
  • Disturbi visivi, fino alla perdita temporanea o permanente della vista
  • Nei casi estremi, coma

Le forme più severe colpiscono soprattutto persone con più di 60 anni, soggetti immunodepressi, trapiantati o affetti da patologie croniche come diabete, ipertensione o insufficienza renale.


5. Decorso e possibili complicanze

Il decorso dell’infezione dipende dalla forma clinica:

  • Asintomatica: nessun sintomo, guarigione spontanea.
  • Lieve: completa risoluzione nel giro di giorni o settimane, con possibile stanchezza prolungata.
  • Grave: rischio di esiti neurologici permanenti, come difficoltà motorie, disturbi cognitivi, problemi di equilibrio, perdita di memoria o disturbi dell’umore.

Il tasso di mortalità complessivo è molto basso, ma aumenta sensibilmente nei pazienti che sviluppano forme neuroinvasive.


6. Situazione epidemiologica

Negli ultimi anni, il Virus West Nile è stato segnalato in diverse regioni italiane, con focolai soprattutto nei mesi estivi, quando le condizioni climatiche favoriscono la proliferazione delle zanzare. Le regioni più colpite variano di anno in anno, ma le aree con climi più caldi e umidi tendono a registrare un numero maggiore di casi.
I dati mostrano che la maggior parte delle infezioni è asintomatica o lieve, mentre le forme neuroinvasive restano una piccola minoranza.


7. Diagnosi

La diagnosi viene effettuata tramite test di laboratorio specifici su sangue o liquido cerebrospinale. Nelle forme lievi non sempre viene eseguito un accertamento, mentre nei casi sospetti di coinvolgimento neurologico è fondamentale intervenire con indagini tempestive per confermare l’infezione e iniziare il trattamento di supporto.


8. Trattamento

Non esistono antivirali specifici per il Virus West Nile. La terapia è esclusivamente di supporto:

  • Riposo
  • Idratazione abbondante
  • Farmaci per ridurre la febbre e il dolore
  • Nei casi gravi, ricovero ospedaliero con assistenza respiratoria e monitoraggio neurologico

La prevenzione resta l’arma più efficace.


9. Prevenzione

Ridurre il rischio di punture di zanzara è la strategia principale. Le misure raccomandate includono:

  • Utilizzo di repellenti cutanei a base di principi attivi efficaci
  • Indossare abiti chiari e coprenti nelle ore di maggiore attività delle zanzare (sera e alba)
  • Installare zanzariere alle finestre
  • Eliminare ristagni d’acqua in giardini e cortili, per ridurre i siti di riproduzione delle zanzare
  • Nei periodi di maggiore circolazione del virus, prestare particolare attenzione in caso di soggiorno o lavoro in zone ad alto rischio

10. Tabella riassuntiva dei sintomi

Tipo di infezioneFrequenza stimataSintomi principaliEvoluzione
Asintomatica~80%NessunoGuarigione spontanea
Forma lieve~20%Febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, nausea, rashRisoluzione spontanea, possibile affaticamento residuo
Forma grave neuroinvasiva<1%Febbre alta, rigidità del collo, confusione, convulsioni, paralisiPossibili esiti permanenti
Forma letaleRaraSintomi neurologici gravi con rapido peggioramentoDecesso in una piccola percentuale di casi

11. Conclusioni

Il Virus West Nile è una malattia infettiva che nella maggior parte dei casi passa inosservata o provoca solo disturbi lievi e temporanei. Tuttavia, nelle forme più gravi può causare danni permanenti al sistema nervoso e, in casi eccezionali, portare alla morte.
L’assenza di cure specifiche rende la prevenzione essenziale: proteggersi dalle punture di zanzara e adottare comportamenti responsabili durante i periodi di maggiore circolazione del virus è la strategia più efficace per ridurre il rischio.
La conoscenza dei sintomi – soprattutto di quelli neurologici – è fondamentale per individuare rapidamente le forme più severe e garantire un intervento medico tempestivo.


Foto: Jimmy Chan