Cosa sono le submodalità nella PNL?

di Sergio Amodei

La Programmazione Neurolinguistica (PNL) ci offre una prospettiva straordinaria su come percepiamo, interpretiamo e rispondiamo al mondo che ci circonda. Una delle sue intuizioni più potenti è il concetto di submodalità, un termine che si riferisce ai dettagli più sottili con cui il nostro cervello codifica le esperienze sensoriali.

Comprendere e lavorare con le submodalità non è solo un esercizio teorico: è uno strumento pratico per cambiare il nostro stato emotivo, migliorare la nostra motivazione e riscrivere i ricordi in modo che ci sostengano anziché limitarci.


Cos’è una submodalità?

Per capire le submodalità, dobbiamo prima considerare i nostri canali sensoriali: vista, udito e sensazioni fisiche (cinestesia). Ogni esperienza che viviamo viene registrata e rappresentata nel nostro cervello attraverso questi canali. Ad esempio:

  • Quando pensiamo a un amico, potremmo vederne mentalmente il viso (visivo).
  • Quando ricordiamo una conversazione, potremmo sentire la voce di quella persona (uditivo).
  • Quando pensiamo a una giornata speciale, potremmo provare una sensazione di calore e gioia (cinestesico).

Le submodalità rappresentano i dettagli specifici di queste rappresentazioni sensoriali. Non si tratta solo di ciò che vediamo, sentiamo o percepiamo, ma di come lo facciamo. Ad esempio:

  • L’immagine di un ricordo può essere luminosa o scura, grande o piccola, statica o in movimento.
  • Un suono può essere forte o debole, vicino o lontano, chiaro o distorto.
  • Una sensazione fisica può essere calda o fredda, intensa o leggera, piacevole o spiacevole.

In sintesi, le submodalità sono come i “parametri di configurazione” del nostro cervello, che determinano il significato e l’intensità emotiva di un’esperienza.


Come funzionano le submodalità?

Il nostro cervello usa le submodalità per organizzare le informazioni e per determinare come rispondere a situazioni ed emozioni. Ad esempio:

  • Un’immagine luminosa e vicina potrebbe sembrare più significativa o urgente rispetto a una scura e lontana.
  • Un suono forte e chiaro potrebbe essere percepito come più importante di uno debole e confuso.

Questa codifica è altamente personale. Ciò che per una persona evoca felicità potrebbe evocare indifferenza per un’altra. Tuttavia, esistono schemi generali che possiamo osservare:

  • Ricordi piacevoli tendono a essere rappresentati con colori vividi, suoni melodiosi e sensazioni calde.
  • Ricordi negativi o spaventosi spesso appaiono scuri, cupi o accompagnati da sensazioni fisiche di disagio.

Modificando queste submodalità, possiamo influenzare il modo in cui percepiamo un evento o un ricordo, cambiandone l’impatto emotivo.


Le principali categorie di submodalità

Ecco una panoramica delle submodalità per ciascun canale sensoriale:

1. Submodalità visive

Queste riguardano le caratteristiche di ciò che vediamo mentalmente:

  • Luminosità: L’immagine è luminosa o scura?
  • Colore: È a colori o in bianco e nero?
  • Dimensioni: È grande o piccola?
  • Distanza: È vicina o lontana?
  • Posizione: Dove si trova nell’immagine mentale? (davanti, dietro, a sinistra, a destra)
  • Movimento: È un’immagine fissa o un video in movimento?
  • Prospettiva: Stai vedendo l’immagine attraverso i tuoi occhi o come spettatore esterno?

2. Submodalità uditive

Queste riguardano i dettagli dei suoni che percepiamo:

  • Volume: È forte o debole?
  • Tono: È acuto o grave?
  • Chiarezza: È chiaro o distorto?
  • Distanza: È vicino o lontano?
  • Posizione: Da dove proviene il suono? (sinistra, destra, sopra, sotto)
  • Ritmo: È rapido o lento?

3. Submodalità cinestesiche

Queste riguardano le sensazioni fisiche ed emotive:

  • Intensità: La sensazione è forte o leggera?
  • Temperatura: È calda o fredda?
  • Pressione: È pesante o leggera?
  • Posizione: Dove senti la sensazione nel corpo?
  • Movimento: È statica o in movimento?

Perché le submodalità sono importanti?

Le submodalità sono cruciali perché determinano il modo in cui interpretiamo e rispondiamo alle esperienze. Cambiare le submodalità di un ricordo, una paura o un obiettivo può trasformare completamente il nostro stato emotivo.

Esempio pratico: ridurre l’ansia

Supponiamo che un ricordo ti causi ansia. Potresti rappresentarlo mentalmente come un’immagine grande, vicina e cupa. Lavorando con le submodalità, puoi:

  1. Rendere l’immagine più piccola.
  2. Spostarla lontano, come se fosse sullo sfondo.
  3. Schiarirla o sbiadire i colori. Questi cambiamenti possono ridurre drasticamente l’impatto emotivo del ricordo.

Esempio pratico: aumentare la motivazione

Se pensi a un obiettivo ma lo vedi piccolo e lontano, potrebbe sembrarti irraggiungibile. Per amplificare la motivazione:

  1. Fai apparire l’immagine grande e vicina.
  2. Aggiungi colori vividi.
  3. Associa un suono energizzante o una sensazione di entusiasmo. Questi cambiamenti possono rendere l’obiettivo più attraente e stimolante.

Come usare le submodalità nella pratica

La PNL offre diversi esercizi per esplorare e modificare le submodalità. Eccone uno semplice:

Esercizio: Cambia il tuo stato emozionale

  1. Identifica una situazione o un ricordo che vuoi migliorare.
    • Ad esempio, un ricordo che ti provoca disagio.
  2. Esamina le submodalità dell’esperienza.
    • Come appare l’immagine mentale? (colore, luminosità, distanza)
    • Quali suoni senti? (volume, chiarezza, posizione)
    • Che sensazioni provi? (intensità, temperatura, posizione)
  3. Modifica le submodalità.
    • Fai apparire l’immagine più piccola e lontana.
    • Riduci il volume dei suoni o sostituiscili con una musica piacevole.
    • Cambia le sensazioni fisiche in qualcosa di più positivo (ad esempio, da freddo a caldo).
  4. Valuta il cambiamento.
    • Come ti senti ora rispetto alla situazione? Spesso, anche piccoli cambiamenti possono avere un grande impatto.

Applicazioni delle submodalità

Le submodalità trovano applicazione in molti contesti, tra cui:

1. Gestione delle emozioni

  • Ridurre ansia, paura o rabbia modificando la rappresentazione interna di un evento.
  • Amplificare emozioni positive legate a ricordi o obiettivi.

2. Superamento di fobie

  • Diminuire l’intensità di una paura rappresentandola in modo meno minaccioso (ad esempio, vedendo un ragno come piccolo e lontano anziché grande e vicino).

3. Potenziamento della motivazione

  • Rendere gli obiettivi più attraenti aumentando l’intensità delle loro submodalità positive.

4. Cambiamento di abitudini

  • Modificare l’attrattiva di comportamenti indesiderati (ad esempio, immaginando un cibo malsano come poco invitante).

Conclusione

Le submodalità sono uno strumento potente per esplorare e trasformare il nostro mondo interiore. Agendo sui dettagli delle nostre rappresentazioni sensoriali, possiamo cambiare il modo in cui percepiamo e rispondiamo alle esperienze. Che si tratti di ridurre l’ansia, superare una paura o potenziare la motivazione, la comprensione e l’uso consapevole delle submodalità aprono nuove possibilità per il miglioramento personale.

Provare a modificare le tue submodalità è un modo pratico per scoprire quanto sia malleabile la nostra mente e quanto possiamo influire attivamente sul nostro benessere. La prossima volta che affronti un’emozione o una situazione difficile, prova a cambiare i dettagli: potresti sorprenderti dei risultati!

Foto: Bahaa A. Shawqi

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